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Estate, caldo e aumento dei morti: a Palermo +34% nei primi 15 giorni di luglio

E' quanto si legge in un report curato dal ministero della Salute. Nel capoluogo siciliano incremento dei decessi superiore alla media italiana anche nel mese di giugno

Le elevate temperature e le ondate di calore che hanno interessato l'Italia nel mese di giugno e nelle prime due settimane di luglio sono state associate ad un incremento di mortalità, soprattutto nelle regioni del centro-sud maggiormente interessate per intensità e durata del fenomeno. E' quanto si legge nel 'Report mortalita' e accessi in pronto soccorso estate 2022', curato dal ministero della Salute.

Dal documento emerge inoltre come nella seconda metà di maggio la mortalità sia risultata complessivamente superiore all'atteso (+10%) nelle città di Brescia, Roma, Pescara, Bari e Potenza, mentre nel mese di giugno sia da segnalare complessivamente una mortalità del 9% superiore all'atteso. Le città in cui si è registrato un incremento significativo della mortalità che sembra, almeno in parte attribuibile all’esposizione alle elevate temperature registrate, sono Torino (+11%), Roma (+13%), Napoli (+15%), Bari (+23%), Palermo (+19%), Catania (+32%)

Il Report del ministero della Salute mette inoltre in luce che nel periodo 1-15 luglio si è osservato complessivamente un incremento significativo della mortalità pari a +21% (media italiana), con incrementi in diverse delle città dove si è verificata l'ondate di calore, in particolare a Brescia (+31%), Bologna (+22%), Firenze (+22%), Roma (+28%), Viterbo (+52%), Latina (+72%), Napoli (+27%), Cagliari (+51%), Bari (+56%), Palermo (+34%), Catania (+35%) e Catanzaro (+48%).

Il testo evidenzia come secondo l'Organizzazione mondiale della meteorologia (Wmo) le ondate di calore che si stanno osservando nell'estate 2022 rappresenteranno in futuro la nuova normalità. Quelle che stanno interessando il nostro Paese sono destinate infatti a diventare più frequenti, più lunghe ed intense come evidenziato dalle recenti stime dell'Intergovernmental panel of climate change (Ipcc) nell'ultimo rapporto, con un impatto sempre più rilevante sulla salute della popolazione esposta.

Le previsioni non sono affatto buone: secondo il panel di esperti dell'Ipcc, infatti, le temperature nei prossimi anni aumenteranno più velocemente nell'area del Mediterraneo e in Italia, rispetto ad altre aree del pianeta. In assenza di interventi di riduzione delle emissioni, il riscaldamento globale potrebbe superare i 2°C a metà secolo con una concomitanza di effetti che andranno dall'aumento delle temperature estreme, della siccità e degli incendi, alla diminuzione del manto nevoso e della velocità del vento, oltre all'incremento medio del livello del mare.

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