Impianti di depurazione, i Verdi presentano un esposto alla Corte dei conti
Mannino: "Verificare chi siano i responsabili di tale inadempienza, non possono essere sempre i cittadini a pagare"
I Verdi hanno depositato presso la ragioneria generale della Corte dei conti di Palermo un esposto per danno erariale a seguito delle sanzioni che l'unione europea ha destinato all'Italia su una delle tre procedure di infrazione sugli impianti di depurazione.
Ad accompagnare la prima firmataria, l'ex deputato nazionale Claudia Mannino, referente per i Verdi delle politiche per il Meridione, oltre a Carmelo Sardegna, referente per la Sicilia dei Verdi, c'erano Giovanni Moncada, presidente dell’Associazione Comitati Civici Palermo, Marcello Robotti, presidente dell’associazione Vivo Civile, Giuseppa Taormina, presidente dell’Pro Loco Nostra Donna del Rotolo, Enrichetta Guerrieri, presidente del movimento difesa del cittadino - coordinamento regionale siciliano, Marialuisa De Simone, presidente del Movimento per la Difesa del Cittadino - Area Metropolitana di Palermo e Beniamino Antonio Ginatempo, presidente di Zero Waste Sicilia.
"L'obiettivo dell'esposto - ha spiegato Claudia Mannino - sulla falsa riga di quello già depositato sulle discariche abusive, su cui abbiamo già pagato oltre 200 milioni di Euro, è di verificare chi siano effettivamente i responsabili di tale inadempienza poiché non possono essere gli ignari cittadini a pagare indistintamente queste sanzioni che invece vanno recapitate a coloro che non hanno realizzato quanto finanziato e sottoscritto dall'Europa. La situazione purtroppo è particolarmente grave in sicilia poiché la sanzione è rivolta a 80 agglomerati di cui 50 in Sicilia. Vale la pena ricordare che la sanzione ammonta a ben 25 milioni di euro come sanzione forfettaria e si ripeterà ogni sei mesi finché il danno ambientale ed economico non verrà risolto".