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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Via Matteo Bonello

"Nodo" viabilità in via Bonello dopo l'esondazione del Papireto: "Serve il doppio senso fino a via del Bastione"

Questa la proposta della Lega all'amministrazione comunale, che con una nota formale ha chiesto anche "lo spegnimento della telecamera della Ztl dietro al teatro Massimo". Intanto continuano i lavori sul canale sotterraneo, Gelarda: "Durata incerta, in questi anni non si è fatta manutenzione"

Sciogliere il "nodo" viabilità in via Bonello. E' quanto ha chiesto la Lega con una nosta scritta all'assessorato comunale alla Mobilità dopo l'esondazione del fiume sotterraneo Papireto. La chiusura della strada - necessaria per consentire l'esecuzione dei lavori di somma urgenza - ha paralizzato il traffico in tutto l'isolato. Il percorso alternativo, nei fatti, non permette una via di fuga per chi proviene da via Bonello o da via Gioiamia. Da qui la proposta dei consiglieri leghisti Igor Gelarda (capogruppo in Consiglio) e Maria Pitarresi (prima circoscrizione) di "istituire il doppio senso in via Bonello fino a via del Bastione e spegnere la telecamera della Ztl dietro al teatro Massimo".

"Dopo molte e incessanti richieste - proseguono Gelarda e Pitarresi - è stata spenta la telecamera della Ztl su via Gioeni, ma non basta. Per regolamentare l'intera viabilità della zona è anche necessario collocare un semaforo su vicolo Pirriaturi (dentro la Ztl, ndr), creando un corridoio che congiunga via Matteo Bonello a via Papireto". Questa la soluzione individuata nelle more che si concludano i lavori partiti una quindicina di giorni fa. Lavori molto delicati, visto il precario assetto idrogeologico del Papireto dopo le incessanti piogge degli ultimi mesi del 2021. Con il coordinamento della Protezione Civile, si sta intervenendo per deviare i flussi idrici del Papireto in un canale adiacente.

"Si tratta di nuovi lavori dopo quelli che hanno interessato 17 anni fa lo stesso canale che, oltre ad aver subito un cedimento, è anche ostruito da tanti rifiuti. Il canale sottorraneo, che negli anni non ha mai avuto un piano programmatico di manutenzione, è infatti straripato anche a causa dei rifiuti - spiega Gelarda - ed è stato necessario chiudere la strada per motivi di sicurezza. Ad oggi, a venti giorni dall'inizio del cantiere, non è chiaro quanto dureranno. Dovrebbero terminare a metà marzo per un costo complessivo di 50 mila euro. Il problema è che quando il cantiere sarà terminato dovrà essere verificata la solidità del terreno. Se il terreno reggerà bene, altrimenti i tempi si dilateranno con le conseguenze che potete immaginare per la viabilità della zona".

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