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Cronaca

Niente tasse per le vittime di usura a Palermo: "Legge ferma da mesi, Orlando dorme"

Igor Gelarda, capogruppo della lega in Consiglio comunale: "Presenterò un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere al sindaco, che invece è velocissimo sulla questione migranti, che fine abbia fatto la richiesta presentata nove mesi fa"

"Esentare anche a Palermo le aziende e i professionisti vittime di estorsioni ed usura dal pagamento delle tasse comunali, come propone l’Associazione per lo sviluppo e la salvaguardia del credito alle imprese all’amministrazione comunale". A parlare è Igor Gelarda, capogruppo della lega in Consiglio comunale a Palermo, in riferimento alla richiesta presentata al Comune di Palermo dal presidente dell’Assci, Giuseppe Spera, che a tutt’oggi resta morta nonostante “la legge regionale 3/2012 - si legge in una nota dell’associazione - preveda l’esenzione da Imu, Tari, Tosap e imposta comunale sulla pubblicità alle aziende danneggiate dal racket e dell’usura”.  

Gelarda continua: "Sarebbe un segnale importante per sostenere la cultura della legalità. Presenterò un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere al sindaco Orlando che fine abbia fatto la richiesta presentata nove mesi fa dall’Assci, ma probabilmente giacerà in chissà quale scrivania dei suoi uffici visto che nessuno si è mai degnato di rispondere”.

Diversi comuni siciliani hanno già adottato e concesso questi benefici, tra cui Castelvetrano, Partanna e Villabate. “L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Orlando invece sonnecchia - aggiunge l’esponente del Carroccio - ma sarebbe bene che si svegliasse perché chi si ribella al racket e all’usura non può aspettare. Però, quando vuole, il primo cittadino di Palermo riesce ad essere velocissimo - fa notare l’esponente del Carroccio - basta vedere con quanta lena ieri abbia firmato i provvedimenti anagrafici con i quali autorizza la polizia municipale a proseguire l'iter dell'iscrizione anagrafica per alcuni cittadini stranieri residenti nel capoluogo siciliano. E così siamo arrivati a 60 provvedimenti di questo tipo, tutti sottoscritti nelle ultime settimane, frutto di un personalissimo e sterile duello politico contro il decreto sicurezza voluto dal ministro Salvini. Su questo terreno, il Professore è una saetta. Invece per rispondere ad un’associazione che chiede sostegno per le vittime palermitane del racket e dell’usura - conclude Gelarda - ha fatto passare già nove mesi. Darò battaglia in Consiglio”.

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