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Cronaca Zen

La rinascita dello Zen passa anche dall'ambiente: più fonti rinnovabili per creare una "comunità energetica"

Amg, Comune e Istituto autonomo case popolari insieme per verificare la possibilità di rendere il quartiere autonomo e creare un modello in cui i cittadini collaborano per produrre, consumare e gestire l’energia (elettrica e termica) attraverso uno o più impianti locali

Un tavolo tecnico tra Amg Energia, Comune e Istituto autonomo case popolari per verificare la possibilità di realizzare, allo Zen, la prima “comunità energetica” di Palermo. La proposta di mettere al lavoro tutti gli attori interessati è stata rilanciata dal presidente di Amg, Mario Butera, nel corso dell’iniziativa “Dalla A allo Zen” organizzata da Fillea Cgil assieme a Cgil Palermo, Laboratorio Zen Insieme e Anpi, nel corso della quale sono state esplorate le possibilità di rigenerazione urbanistica e ambientale del quartiere. Per "comunità energetica" si intende un modello sperimentale e innovativo in cui un insieme di cittadini collaborano per produrre da fonti rinnovabili, consumare e gestire l’energia (elettrica e termica) attraverso uno o più impianti locali con l’obiettivo della generazione distribuita e dell’autosufficienza, cogliendo le agevolazioni offerte dalla nuova normativa in materia.

Città Metropolitana di Palermo, Comune e Amg hanno già firmato un protocollo d’intesa per la redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione della prima “comunità energetica”: la Città metropolitana interverrà con le risorse previste nel quadro del progetto “InterAgiamo-Azione 7”, finanziato con le risorse dell’avviso pubblico del ministero dell’Ambiente rivolto alle città metropolitane, il Comune individuerà il sito o i siti ritenuti idonei di concerto con Amg Energia, che redigerà lo studio di fattibilità per la realizzazione della comunità energetica in collaborazione con Enea e Gse, il Gestore dei servizi energetici.

presidente di Amg Energia Mario Butera (1)-2“La proposta di realizzare una comunità energetica pilota in questo quartiere è interessante ed il primo passo da fare è quello di istituire un tavolo tecnico, mettendo assieme tutti i soggetti interessati - ha detto Mario Butera - La nostra società, oltre alla realizzazione di un progetto pilota di comunità energetica, sta lavorando per creare una procedura da offrire al Comune di Palermo in modo che lo schema realizzativo di questo modello sia ampiamente replicabile e applicabile su larga scala alle varie realtà della città”.

"L’introduzione del bonus del 110 per cento, con le sue potenzialità finanziarie, dovrebbe a nostro avviso aiutare le fasce di popolazione più deboli che vivono in realtà complesse come lo Zen di Palermo. Il quartiere Zen 2 ha le conformazioni ideali per far partire questo progetto. Intanto perché  la maggior parte degli immobili sta in capo allo Iacp, quindi è patrimonio pubblico. E poi perché l’utilizzo delle nuove tecnologie nel campo delle costruzioni e le politiche del green building ci impongono per forza di cose di avviare questo processo anche nel nostro territorio”, ha sottolineato il segretario generale degli edili Piero Ceraulo. 

"Una scommessa da prendere al volo – ha risposto Mariangela Di Gangi, coordinatrice del Laboratorio Zen Insieme che ha ospitato l'evento – Allo Zen esistono risorse ed energie e la volontà di trasformare quello che c'è. Oggi è giornata di memoria e di impegno. Ed è quello che chiediamo alle istituzioni: l'impegno a mantenere le promesse. Da anni la gente dello Zen aspetta la piazza, un posto di socialità dove stare. Dobbiamo combattere l'espulsione sociale con l'inclusione sociale”.

Il segretario generale della Cgil Palermo, Mario Ridulfo, ha chiesto ai presenti  di “esercitare la responsabilità politica” attivando, sulla base del progetto di rigenerazione urbana  e culturale presentato dal sindacato, un confronto con la gente. “Chiediamo al consiglio comunale di riunirsi qui allo Zen – ha detto Ridulfo – La rigenerazione non solo urbana ma anche umana di Palermo deve partire da qui perché lo Zen è Palermo. Luoghi come questo possono diventare simbolo di una svolta solo se anche gli abitanti verranno coinvolti. Chiederemo al presidente del Consiglio comunale di convocare una seduta. Noi dal canto nostro  coinvolgeremo le nostre strutture, dal Sunia, il sindacato degli inquilini alla Camera del Lavoro dello Zen, per la partecipazione attiva degli abitanti”.

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