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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nuovi loculi ai Rotoli e sepolture in altri Comuni: "Entro l'anno una soluzione per l'emergenza cimitero"

E' quanto assicura il sindaco Lagalla, nominato commissario straordinario dal governo per dare una collocazione alle 1.100 bare ancora in deposito. "Consegneremo ai palermitani strutture capienti". Musumeci però avverte: "Niente proroga per i poteri speciali"

"Entro il 31 dicembre 2023 contiamo di trovare una soluzione per le 1.100 bare ancora insepolte". E' quanto assicurato dal sindaco Roberto Lagalla, nominato dal governo nazionale commissario straordinario per risolvere l'emergenza ormai cronica al cimitero dei Rotoli, dove ci sono ancora 1.100 salme in attesa di una sepoltura: 200 in meno rispetto al picco della crisi ereditata dall'amministrazione Orlando.

Lagalla, stamattina a Palazzo delle Aquile assieme al ministro della Protezione civile Nello Musumeci, ha annunciato il piano straordinario che dovrà attuare a partire da domani, quando entrerà in funzione l'ufficio del commissario composto da dirigenti e funzionari comunali. Roma ha assegnato al sindaco poteri speciali e una dote di 2 milioni di euro.

L'azzeramento delle bare in deposito passa sostanzialmente da tre mosse: i 400 nuovi loculi che saranno disponibili entro metà febbraio, la possibilità di sepolture anche provvisorie in altri Comuni dell'area metropolitana e l'apporto di tecnici esterni per cui c'è un budget di 200 mila euro.

"Entro la fine dell'anno contiamo di poter consegnare ai palermitani strutture cimiteriali capienti in modo adeguato rispetto al fabbisogno della popolazione. Ci stiamo anche attrezzando per la realizzazione di loculi refrigerati per la transizione di eventuali feretri che non dovessero trovare immediata sepoltura" ha detto Lagalla, sottolieando "la previsione normativa che consente una forte collaborazione istiutuzionale a livello territoriale".

In concreto, ha aggiunto l'ex governatore Musumeci, "il commissariamento conferisce al sindaco poteri straordinari" in modo tale da "riuscire a dare degna sepoltura in 11 mesi a 1.100 bare". Come? "Stipulando accordi con altri comuni per sepolture provvisorie, anche di 5-6 anni".

"Una città come Palermo, culla di civiltà, non meritava la ribalta per una vicenda davvero inqualificabile - ha affermato Musumeci -. Pensare che un proprio caro deceduto venga lasciato in un deposito per anni, senza potere riposare dietro un marmo murato o coperto dalla terra, è un fatto che non riesco proprio a immaginare. Senza parlare delle gravi conseguenze sul piano igienico-sanitario. Non si doveva arrivare a tanto. La buona politica ha il dovere di interrogarsi. Ecco perché ho ritenuto subito di raccogliere l'appello del sindaco Lagalla e di affrontare il tema con la condivisione dei colleghi dell'Interno, della Difesa e della Sanità. Il sindaco ha adesso ogni strumento procedurale per potere finalmente cancellare questa pagina indecorosa".

"Collocare più di mille bare in undici mesi non è impresa semplice. Il sindaco però sappia che non ci sarà proroga al commissariamento", ha concluso il ministro della Protezione Civile.

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