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Emergenza infinita a Bellolampo: settima vasca non pronta, Rap conferirà ancora nella quarta

Nei piazzali della discarica sono ancora presenti 50 mila tonnellate di immondizia da smaltire. In attesa della consegna dell'ampliamento dell'impianto il sindaco, con un'ordinanza, proroga per altri tre mesi il provvedimento dello scorso luglio

La settima vasca di Bellolampo non è ancora pronta e così il sindaco Roberto Lagalla, con un'ordinanza, è costretto a prorogare di tre mesi l'atto dello scorso 26 luglio in cui si autorizzava la Rap a conferire i rifiuti nella quarta vasca della discarica. In altre parole significa che continua la gestione emergenziale della spazzatura raccolta in città. Si tratta infatti, scrive l'assessore alle Politiche ambientali Andrea Mineo di un "provvedimento di urgenza a scopo cautelativo e a tutela della salute pubblica, a fronte della situazione di emergenza che potrebbe determinare gravi problematiche di natura igienico sanitaria, di emergenze ambientali e di ordine pubblico, inclusa la chiusura del polo impiantistico di Bellolampo".

"La settima vasca - si legge nell'ordinanza - avrebbe dovuto essere consegnata, almeno nel primo lotto, a luglio 2022", ma "è stato comunicato anche a seguito di recenti incontri presso il Dipartimento regionale dell'acqua e dei rifiuti, che la stessa, stante l'attuale stato di avanzamento lavori, non potrà essere consegnata prima di aprile 2023".

Dall'atto firmato dal primo cittadino, inoltre, si evince che non è stato raggiunto l'obiettivo fissato nella precedente ordinanza per liberare i piazzali di Bellolampo: sono state infatti rimosse oltre 130 mila tonnellate di rifiuti delle 180 mila tonnellate presenti sei mesi fa.

Nella quarta vasca, secondo quanto emerge ancora dall'ordinanza, sono al momento occupati quasi 124 mila metri cubi ed esiste ancora una disponibilità di 176 mila metri cubi. La Rap continuerà a conferire ancora lì dunque anche perché "la Regione non ha indicato siti alternativi per poter eliminare i rifiuti prodotti nella città di Palermo" e perché "non vi sono azioni autonome gestionali che la Rap possa intraprendere per salvaguardare i presidi ambientali, liberare i piazzali, garantire la gestione e lo smaltimento dei rifiuti prodotti a Palermo, né di disporre della settima vasca".

Risultano dunque da smaltire circa 50 mila tonnellate di residuo stoccate nei piazzali, mentre "il rifiuto corrente, proveniente dal bacino di Palermo e Ustica, è pari a una media di circa 800 tonnellate al giorno che per tre mesi ammonta a 72 mila tonnellate circa, compatibili con i volumi disponibili in quarta vasca, in attesa della consegna della settima".

Secondo il dirigente del servizio Ambiente del Comune "tutto ciò consentirà un graduale passaggio dalle condizioni emergenziali attuali a quelle di normalità, considerato che entro la validità della presente ordinanza (ovvero fino ad aprile, ndr) dovrebbero essere disponibili i volumi del primo lotto della settima vasca".

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