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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti, emergenza senza fine Postiglione: “No all’esercito”

Nonostante la protesta dei lavoratori sia conclusa da due settimane, l’Amia non riesce a smaltire l’arretrato. Il Prefetto: “L’esercito non verrà utilizzato, non ha i mezzi”. Intanto in un rogo annerita la facciata della chiesa di Sant'Andrea

Il prefetto Umberto Postiglione ha escluso l'impiego di militari per fronteggiare l'emergenza rifiuti, nonostante per le strade siano ammassate ancora tonnellate di spazzatura. “L'esercito non verrà utilizzato – ha dichiarato Postiglione alla trasmissione radiofonica Ditelo a Rgs – perché non ha i mezzi per occuparsi di questa situazione. Ha in dotazione delle ruspe, ma non macchine per il trasporto dei rifiuti". Il prefetto ha ricordato che dopo la proroga dello stato di emergenza decisa mercoledì dal Consiglio dei ministri tocca ora alla Regione nominare un commissario.

Intanto non rientra l'emergenza spazzatura nonostante le assemblee dei lavoratori si siano concluse già da due settimane. Amia smaltisce con difficoltà l'arretrato e i curatori fallimentari hanno noleggiato alcuni mezzi per accelerare la raccolta. Che va a rilento anche a causa degli intoppi che hanno rallentato l'attività della discarica.

"La Regione - ha affermato Posiglione- dovrà nominare un commissario al quale saranno dati poteri e mi auguro adeguate risorse per fronteggiare l'emergenza. Ma si tratta pur sempre di rimedi temporanei. Occorrono misure che diano una risoluzione il più possibile definitiva. L'origine dell'emergenza è nella riforma del settore dei rifiuti”. In passato a Palermo erano state impiegate più volte le forze armate per la pulizia straordinaria della città.

Indecenti montagne di rifiuti si ammassano dappertutto. In più punti si ripetono gli incendi di spazzatura, e uno di questi ha annerito la facciata della cinquecentesca chiesa di Sant'Andrea, il cui restauro, del costo di un milione e mezzo, si era concluso alla fine del 2011 dopo tre anni di lavori. Una fila di cassonetti era collocata davanti al monumento, e ignoti hanno appiccato il fuoco che ha lambito il prospetto, rovinandone una parte.

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