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Venerdì, 19 Aprile 2024
Caos ai seggi

Le Comunali diventano un caso nazionale, salti mortali per salvare le elezioni a Palermo

Con 38 sezioni ancora chiuse, molti elettori non hanno potuto esercitare il diritto di voto. L'amministrazione denuncia i presidenti di seggio assenti ingiustificati e corre ai ripari nominando suoi funzionari per colmare i vuoti, ma non basta. L'appello al governo: "Situazione gravissima, urne aperte anche domani o sessione suppletiva"

Caos senza precedenti alle elezioni comunali. Palermo è già un caso nazionale, con appelli al governo e al presidente della Repubblica. A causa della mancanza di presidenti di seggio (ma anche di parecchi scrutatori), che hanno dato forfait senza giustificazioni, stamattina non tutte le sezioni sono state aperte per dare la possibilità agli elettori di votare. Anzi, in molti sono stati rispediti a casa. E dal Comune è scattata una denuncia in Procura contro i presidenti che non si sono presentati nelle scuole.

Secondo quanto si è appreso dalla prefettura, sono ancora 38 su 600 le sezioni chiuse. Gli uffici territoriali del ministero dell'Interno e il Comune stanno facendo i salti mortali per reclutare i presidenti di seggio. Ieri sera il Viminale ha comunicato che gli scrutatori presenti possono eleggere tra loro un presidente di seggio laddove manca; in molti però hanno declinato. Il motivo è semplice: gli scrutatori non sono adeguatamente preparati e non vogliono prendersi responsabilità.

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Il Comune è corso ai ripari cercando anche tra i suoi funzionari persone disponibili a ricoprire le funzioni di presidente di seggio. "Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del Comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi", ha detto Alessandra Autore, dirigente responsabile dell’ufficio elettorale del Comune.

Il servizio elettorale ha lanciato anche un appello alla cittadinanza: "Chi vuole fare il presidente di seggio mandi una mail a ufficiocoordinamentoelettorale@comune.palermo.it". I requisiti per potersi candidare sono diploma di scuola superiore, godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali o parenti candidati.

Nel frattempo l'amministrazione Orlando "sta inviando gli atti alla Procura della Repubblica per ogni azione di competenza finalizzata all'accertamento di responsabilità di natura penale". I presidenti di seggio che hanno dato forfait senza giustificazione sono stati denunciati all’autorità giudiziaria. Così filtra da fonti del Comune, secondo cui i presidenti "potevano non presentarsi al seggio solo per gravi motivi".

La situazione, a poco più di quattro ore dal via alle elezioni comunali e referendarie, è critica. Lo hanno sottolineato trasversalmente tutte le forze politiche e i candidati a sindaco, con richieste dirette di intervento da parte della magistratura e delle forze dell'ordine. In ballo c'è la regolarità delle elezioni. "Così si mette a repentaglio l'esercizio del diritto di voto - dice l'assessore Giusto Catania, candidato di Sinistra Civica Ecologista -. Sarebbe bastato un briciolo di conoscenza della città per impedire il caos. Dieci giorni fa avevo sollecitato un intervento del prefetto per valutare la possibilità di chiedere l’anticipo della partita di calcio tra Palermo e Padova, proprio al fine di evitare sovrapposizioni con le elezioni amministrative. E' a rischio la tenuta democratica della città. Il ministero dell'Interno si assuma la responsabilità di questo errore. Occorre indire una sessione elettorale suppletiva per i seggi che non si sono ancora costituiti, costringendo centinaia di elettori a tornare a casa senza avere espresso il voto. Solo per i seggi non costituiti si voti domenica prossima".

Totò Cuffaro, commissafrio regionale della Dc Nuova, invece ha chiesto al prefetto che "i seggi rimangano aperti anche nella giornata di lunedì mattina (domani, ndr) per consentire a quante più persone di espletare il proprio voto e garantire così il rispetto di tale dovere e di tale diritto". Poi ha puntato il dito contro il Comune: "E' l’ultimo scellerato atto dell’amministrazione Orlando. Per la prima volta nella storia, a Palermo, si stanno mandando a casa tanti elettori pronti ad esprimere il proprio voto".

C'è inoltre chi come Francesco Scoma, deputato nazionale della Lega, si domanda "se a causare questo disastro sia stata solo l’incompetenza o sia una manovra studiata ad arte da qualcuno per generare confusione e boicottare il voto". Mentre il candidato sinbdaco Ciro Lomonte ha affermato: "Quanto sta succedendo in queste ore a Palermo è di una gravità inaudita. Di fatto si sta impedendo di esercitare il diritto costituzionale di voto ad una percentuale elevata di cittadini. Il ministro degli Interni agisca di conseguenza: o si protraggono le operazioni di voto fino al lunedì mattina, anche solo per le amministrative, con scrutinio del referendum stanotte e urne amministrative sigillate, oppure, se entro le 14 di oggi ci sono ancora seggi non aperti, le elezioni vanno annullate e Palermo commissariata".

Si appella anche al presidente della Repubblica, il deputato regionale della Lega Vincenzo Figuccia: "A Palermo si sta impedendo il libero esercizio del diritto al voto costituzionalmente garantito. E' mai possibile che non ci sia stato e non c’è un intervento immediato degli organi preposti per consentire ai cittadini di votare, magari accorpando le sezioni? Questa è la nostra democrazia popolare? Ogni passo necessario per fare chiarezza su questa ennesima triste pagina palermitana verrà fatto senza limitazione di sorta. Il voto di oggi, compreso il referendum, viene di fatto alterato anche qual ora si provvedesse ad iniziare in ritardo visto che molti elettori hanno avuto conferma delle proprie delusioni e certamente non ritorneranno al seggio. Senza dimenticare i criteri di scelta operati nel limitare ad un giorno la votazione in una domenica di feste familiari, mare e la finale del Palermo calcio. Il presidente Mattarella, la ministra Lamorgese, il prefetto non possono stare fermi e devono intervenire subito per ripristinare la legalità a Palermo".

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