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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Politeama

L'educazione alimentare parte dalle scuole di periferia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Presso la scuola Rita Levi Montalcini(Borgo Nuovo), ha preso vita un progetto di educazione alimentare rivolto agli alunni delle scuole del comune di Palermo e alle loro famiglie". A comunicarlo è Pietro Cicala Consigliere della Quinta Circoscrizione del comune di Palermo. Lo scorso mese abbiamo presentato al comune di Palermo un progetto di educazione alimentare dedicato ai bambini e ragazzi che frequentano le scuole primarie; è stato promosso dall'Ordine nazionale dei Biologi, e accolto dall'assessore Barbara Evola.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che molte delle patologie che affliggono la nostra società, sono strettamente correlata all'alimentazione e possono essere fortemente limitate da una corretta e sana alimentazione, a questa si affianca la valutazione di dati allarmanti che portano la Sicilia in basso alle classifiche nazionali: soggetti in sovrappeso ponderale in Sicilia 35% contro la media nazionale di 31,5% e 13% di soggetti obesi rispetto alla media nazionale del 10,4%. Assieme ad un gruppo di Biologi nutrizionisti, abbiamo pensato ad un progetto per gli scolari e le famiglie del comune di Palermo, che avesse come obiettivo la formazione del cittadino che opera scelte alimentari consapevoli volte alla salvaguardia della salute e la riduzione dell'obesità e sovrappeso. Il progetto viene attuato nella sua forma sperimentale, che si esaurisce in sole 4 giornate, senza nessun costo per l'amministrazione comunale, scuole o famiglie.

Ai bambini delle scuole primarie verranno spiegati i concetti basilari di educazione alimentare, applicando le regole della piramide alimentare della Dieta Mediterranea, che oltre ad essere stata dichiarata patrimonio dell'UNESCO, rappresenta un modello alimentare che riesce a coniugare la sana alimentazione, la riscoperta del cibo "povero" della nostra tradizione, l'elevata eco-sostenibilità, utile per sensibilizzare i bambini e le loro famiglie non solo all'alimentazione sana, nutriente e accessibile, ma anche alle problematiche ambientali che oggi l'industria alimentare sta ponendo con processi di raffinazione e colture intensive. L'obiettivo è poter attuare l'intero progetto, ricco di laboratori e valutazioni scientifiche, attraverso l'istituzionalizzazione della figura del biologo nutrizionista all'intero delle scuole del comune di Palermo. Penso che questo progetto testimonia un modo appropriato di fare politica, che dall'idea passa al progetto e dal progetto alla sua fattiva realizzazione."

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