"Drive in" della droga alla Zisa, maxi sequestro di beni al capo dell'organizzazione
I sigilli sono scattati per due conti bancari, quattro case, un magazzino e un terreno riconducibili a Vincenzo Bagnasco, 34 anni palermitano. Era stato arrestato nel corso dell'operazione antidroga "Horus", portata a termine nel 2014 dai carabinieri
Maxi sequestro di beni e conti bancari riconducibili a Vincenzo Bagnasco, 34enne palermitano, arrestato nel 2014 nel corso dell'operazione "Horus". Le indagini avevano portato alla luce un "drive in" della droga alla Zisa. A capo dell'organizzazione, per gli inquirenti, lo stesso Bagnasco (nella foto in basso). I carabinieri della compagnia di San Lorenzo hanno sequestrato quattro case e un magazzino a Palermo, un terreno a Carini e due conti bancari. Valore totale del sequestro oltre 200 mila euro.
L'inchiesta "Horus", iniziata a marzo 2013 e terminata a giugno, ha permesso di accertare innumerevoli scambi di stupefacente grazie a una serie di sistemi di videosorveglianza piazzati per strada. Dalle immagini sono emersi alcuni retroscena inquietanti: lo spaccio avveniva tra i bambini e le auto in coda. Tutti sapevano, dato che tutto avveniva alla luce del sole. Tra i clienti, un carabiniere in servizio ha riconosciuto anche un suo ex professore della scuola media. Sono stati sufficienti pochi mesi per raccogliere le prove necessarie ad individuare e descrivere con dovizia di particolari i caratteri dell’associazione criminale finalizzata allo spaccio e la rete di spacciatori che operosamente cedevano la droga, dandosi il cambio in veri e propri turni di lavoro. Migliaia le “cessioni”, per presunti introiti giornalieri di circa duemila euro.