Doping, Masucci torna libero: richiesta di scarcerazione accolta

Torna in libertà il body builder Filippo Masucci. L'avvocato del culturista 45enne arrestato due giorni fa con l'accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ha ottenuto la scarcerazione del proprio assistito. Masucci, che ha partecipato a cinque campionati mondiali, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato. E intanto il giudice davanti al quale si è svolta ieri la prima udienza, Luciana Caselli, ha disposto una perizia sulle 170 fiale di sostanza dopante proibita trovate a casa dell'uomo.

Stando all'accusa, Masucci conservava in casa una sorta di deposito di quei medicinali che molti culturisti come lui utilizzano per aumentare la propria forza e gonfiare a dismisura i muscoli. Sostanze fortemente proibite dal Comitato olimpico nazionale italiano. Il suo arresto è maturato all'interno di un'indagine su scala nazionale, denominata "Belzebù", che ha fatto luce sul mercato nero di anabolizzanti portando all'arresto di dieci soggetti. La maggior parte dei farmaci trovati a casa del body builder non sarebbe di origine italiana, bensì arriverebbe dal mercato asiatico.

In molti casi è sufficiente collegarsi ad un pc e navigare nel web per incrociare un ingente numero di siti dove è possibile acquistare questi prodotti, il cui costo varia dai 10 ai 30 euro per fiala. Il nandrolone, su esclusiva indicazione medica, può essere utilizzato per curare problemi di crescita, ma l'indagine su scala nazionale ha dimostrato il largo uso di determinate sostanze per migliorare le proprie prestazioni sportive. La prossima udienza di Masucci è stata fissata per il prossimo 10 luglio.