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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Clochard palermitana trovata morta a Messina, aveva ferite su collo e braccia: s'indaga per omicidio

La vittima è Concetta Gioè, 68 anni. I passanti hanno lanciato l'allarme dopo averla vista distesa, in una pozza di sangue, sui gradini della chiesa di Santa Caterina. Sul posto i carabinieri e il medico legale

E’ stata trovata sul sagrato della chiesa di Santa Caterina, a Messina, distesa su tre gradini e una pozza di sangue. I carabinieri indagano sulla morte di una clochard nata a Palermo, Concetta Gioè, 68 anni. Dai primi accertamenti, condotti insieme al medico legale, sono emerse delle ferite sul suo corpo, in particolare a testa, collo e braccia. Lesioni che sembrerebbero compatibili con quelle inferte con un'arma da taglio.

"La consocevo, la vedevo qui in chiesa" | video

A lanciare l'allarme sono stati i titolari di un bar vicino. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. In un primo momento si era pensato a una caduta dalle scale ma lentamente ha iniziato a prendere piede l’ipotesi di un omicidio. Fondamentali saranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver ripreso la scena.

La vittima era conosciuta nella zona di via Garibaldi perché frequentava spesso la chiesa. Addolorato e attonito il parroco, Giò Tavilla, che l’ha descritta come una donna tranquilla e riservata che partecipava spesso alle funzioni religiose. "Quando passavo davanti alla chiesa - racconta una passante a MessinaToday - vedevo questa povera donna che dormiva sotto il tetto della cattedrale".

Secondo la ricostruzione dell'assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore, alla donna era stato fatto un trattamento sanitario obbligatorio fra la fine di febbraio e gli inizi di marzo dopo una visita dei sanitari del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asp. "Un procedimento che era stato necessario non soltanto per motivi riconosciuti dai medici del Dsm ma anche perché la signora rifiutava tutti i tipi di aiuto e in quel periodo rischiava di morire per assideramento", racconta Calafiore. "Insieme ai volontari durante l'inverno avevamo provato a proporle alternative alla vita in strada, ma la donna rifiutava anche di coprirsi con le coperte". 

Dopo il tso erano stati i figli a farsi carico della cura della donna, che era stata ricoverata per un lungo periodo nel Centro di salute mentale dell'ospedale di Sant'Agata di Militello. Fino a venti giorni fa, quando la donna aveva deciso di fare rientro nella città dello Stretto. "Concetta era voluta tornare qua ma era cambiata - prosegue l'assessore - Aveva un atteggiamento diverso, collaborativo e accettava il nostro aiuto senza infastidirsi alla presenza dei volontari". 

Poco dopo il ritrovamento del cadavere della donna, anche l'assessore è stata avvertita di quanto accaduto. A essere stato ascoltato nel corso della mattinata Padre Giò Tavilla, sentito dagli inquirenti, che attualmente stanno indagando sull'ipotesi dell'omicidio. "Si tratta di una tragedia sulla quale nessuno spero voglia speculare attribuendola a un mal funzionamento dei servizi sociali - sottolinea Calafiore - Ho seguito personalmente la donna anche quando è stato eseguito il tso, ed è stata una vicenda triste ma necessaria con l'obiettivo di tutelarla". 

"Fino alle 22 di ieri sera è stata vista ed era tranquilla - conclude - Aveva trovato un punto di riferimento nella Chiesa. Concetta era una persona colta, che si esprimeva bene. Non era stata abbandonata dalla famiglia, ma era decisa a condurre la vita che aveva scelto". In queste ore si battono intanto tutte le piste. I carabinieri stanno setacciando tutti gli ambienti e in particolare quelli dei senzatetto, acquisendo testimonianze sulla donna e visionando le telecamere di sorveglianza della zona. 

Fonte: MessinaToday.it

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