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Anziana muore durante corsa in ospedale, la figlia: "Qualcuno le ha rubato le fedi nuziali"

La denuncia di una lettrice a PalermoToday: "L'ambulanza l'ha portata all'ospedale Cervello, ma non c'era più nulla da fare. Nella busta con gli effetti personali consegnata qualche ora dopo mancavano gli anelli. Non so chi sia stato e neanche importa. Conta che episodi del genere non accadano più". Indagano i carabinieri

Prima il dolore per la perdita della propria mamma, poi l'amarezza per la scoperta di un furto perpetrato proprio ai danni dell'anziana negli ultimi istanti di vita. E' quanto racconta a PalermoToday Adriana M. "Mia mamma Rosalia è morta la settimana scorsa. Ci ha lasciati nel tragitto tra la sua casa e l'ospedale Cervello. Nella busta con i suoi effetti personali che ci hanno consegnato alcune ore dopo non c'erano le fedi nuziali. Un dolore che si aggiunge al dolore. Non vogliamo accusare nessuno, non ci interessa dare colpe. Però queste cose non devono accadere". L'episodio è avvenuto nella notte tra il 7 e l'8 settembre e la famiglia della vittima si è rivolta ai carabinieri della stazione San Filippo Neri presentando formale denuncia contro ignoti.

"Mia madre - racconta la figlia - aveva 82 anni. Stava bene, viveva da sola e nonostante l'età era il nostro punto di riferimento. Era lei ad aiutare noi figlie, ad accogliere generi e nipoti. La scorsa settimana ha iniziato ad accusare un po' di stanchezza. Abbiamo attribuito i fastidi all'età e al suo volere fare tutto da sola. Domenica sera però la situazione è peggiorata e io stessa ho contattato la guardia medica. Anche se ci hanno detto di non preoccuparci e attendere il controllo cardiologico fissato per alcuni giorni dopo, dopo qualche ora ho allertato il 118. La squadra è arrivata e, vedendo che mia mamma aveva la saturazione bassa, ha deciso di portarla in ospedale. Io e una mia sorella l'abbiamo aiutata a vestirsi e prepararsi ed è salita sul mezzo con le sue gambe. Seguivamo l'ambulanza con la nostra auto. Loro sono arrivati prima di noi e mia madre era già dentro l'ospedale. Quando ci ha visto, il medico mi ha detto che mia mamma era morta. Era in una stanza per gli accertamenti di rito e noi non abbiamo potuto raggiungerla per i divieti che ci sono per il Coronavirus".

Come da prassi, all'anziana è stato praticato il tampone per il Covid 19 (risultato negativo) e solo alcune ore dopo il suo corpo è stato consegnato alla famiglia e portato in camera mortuaria. "Una guardia giurata - ricostruisce la figlia -  ci ha dato una busta con gli effetti personali. Quando l'ho presa ho intravisto la collanina che portava sempre al collo con la foto di papà e di una mia sorella che non c'è più. Non l'ho aperta... la confusione, lo choc... Solo dopo il funerale, una volta a casa, con le mie sorelle abbiamo controllato il contenuto e ci siamo accorte che mancavano le fedi nuziali. Abbiamo cercato ovunque, pensando che potessero essere a casa. Nulla. Così ci siamo rivolti ai carabinieri. E' stato un dolore non trovarle - aggiunge la donna - Il problema non è il valore economico in sè, ma quello affettivo. Non vogliamo accusare nessuno, non ci interessa dare colpe. Però queste cose non devono accadere. Non è umano derubare una donna nel momento della sua morte. Noi sappiamo che non ritorneranno indietro, vogliamo smuovere gli animi perchè episodi del genere non accadano ad altri".

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