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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Polmonite da legionella, morta una donna a Villa Sofia

Una impiegata di 63 anni è deceduta la scorsa settimana nel reparto di Rianimazione a causa di un’insufficienza respiratoria. L'episodio segnalato al Dipartimento di epidemiologia e malattie infettive dell’Asp, che ha fatto scattare le indagini

Donna muore in ospedale per un caso di legionellosi. Una impiegata di 63 anni è deceduta la scorsa settimana nel reparto di Rianimazione di Villa Sofia a causa di un’insufficienza respiratoria da polmonite bilaterale da legionella. A seguito dell’accaduto la struttura, come da prassi imposta dal ministero della Salute, ha segnalato l’episodio al Dipartimento di epidemiologia e malattie infettive dell’Asp e al Comitato di controllo delle infezioni ospedaliere. Non è stata richiesto di effettuare l'esame autoptico sul cadavere della donna.

La paziente, che abitava nella zona di viale Strasburgo, è stata ricoverata lo scorso 15 settembre al pronto soccorso dove le sue condizioni erano apparse già delicate. Quattro giorni dopo è stata trasferita nel reparto di Medicina interna semi intensiva della Geriatria. Dopo l’anamnesi e i primi esami, i medici si sono accorti della grave insufficienza respiratoria della 63enne, fumatrice da parecchi anni. I successivi accertamenti strumentali hanno chiarito ulteriormente il quadro clinico da cui è emersa l’infezione dovuta al batterio, ma pochi giorni dopo la situazione è precipitata causando il decesso. "E' stato effettuato un prelievo polmonare - spiegano dalla direzione sanitaria - che è stato inviato al Policlinico per la tipizzazione batterica. Per quanto riguarda la nostra struttura non c'è nulla da temere, sarà effettuata la sanificazione 'standard' prevista. Ricordiamo che la legionellosi non è trasmissibile da persona a persona".

Adesso toccherà ai medici dell'Asp indagare per chiarire dove la donna abbia contratto il batterio. Non risulta che nell'ultimo periodo la donna abbia viaggiato, nè tantomeno abbia frequentato luoghi come piscine o palestre. Una delle ipotesi è che possa aver contratto il batterio in casa. Il contagio avviene inalando acqua contaminata sottoforma di "aerosol" generati da rubinetti, docce ed impianti di umidificazione e altro. Le persone possono essere esposte a queste fonti in casa, nel luogo di lavoro o in altri posti pubblici (ospedali, alberghi, piscine, ecc).

Cos'è la legionella

La legionellosi, detta anche “malattia dei legionari”, è un’infezione polmonare causata da un batterio ubiquitario che si diffonde attraverso le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici. Il periodo d’incubazione varia dai 2 ai 10 giorni (in media 5-6) e si manifesta come una polmonite infettiva. E’ stata identificata per la prima volta nel ’76 dopo una grave epidemia (221 persone contrassero questa forma di polmonite fino ad allora sconosciuta, 34 furono i decessi) avvenuta in un gruppo di ex combattenti dell’American Legion, che avevano partecipato a una conferenza in un Hotel di Philadelphia, negli Stati Uniti.

La fonte di contaminazione batterica - si legge sul sito del ministero della Salute - fu identificata nel sistema di aria condizionata dell’albergo. La legionella è un batterio presente negli ambienti naturali e artificiali: acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc. Da questi ambienti essa raggiunge quelli artificiali come condotte cittadine e impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane e piscine, che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo, creando una potenziale situazione di rischio per la salute umana.

Nella seduta del 7 maggio 2015 della conferenza Stato-Regioni è stato approvato un documento in cui sono state riunite e integrate le indicazioni riportate nelle precedenti linee guida nazionali, aggiornate alla luce delle nuove conoscenze scientifiche e con l’ausilio tecnico-scientifico dell’Istituto superiore di Sanita e di figure istituzionali esperte del settore.

Sintomi e diagnosi

I sintomi più frequenti sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia, perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. L'unico modo per sapere se si è affetti da legionellosi è fare uno specifico test di laboratorio che unitamente ai segni clinici e ai sintomi permette la diagnosi. E' difficile distinguere la legionellosi dalle altre polmoniti soltanto attraverso i sintomi.

I casi a Brescia

A metà dello scorso mese c’è stato un picco di casi di polmonite che ha scatenato il panico in Lombardia, dentro e fuori i confini della Bassa bresciana e dell’Alto mantovano, considerato l’epicentro del contagio. Sarebbero 39 i casi accertati. Sulla vicenda indaga la Procura di Brescia che ha disposto l’analisi dei dati di 354 campioni di cui 202 in abitazioni, 77 da torri di raffreddamento/evaporazione, 62 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni.

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