Donna somala positiva al Coronavirus ricoverata al Civico: test per medici e pazienti
Scoppia la polemica. Il vicesegretario regionale del sindacato Cimo: "Assordante il silenzio dell'azienda nei confronti del personale sanitario e dei ricoverati che per due giorni sono rimasti a contatto con la donna"
Si riaffaccia anche a Palermo l'incubo Coronavirus. Una donna somala incinta, sbarcata a Lampedusa, è risultata essere portatrice asitomatica del Covid-19: è adesso ricoverata a Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale Cervello di Palermo. La donna, negativa al controllo sierologico e poi positiva al tampone, era arrivata sul suolo italiano insieme ad un barcone di 90 immigrati lo scorso 22 luglio. Il marito e il figlio della somala ricoverata si trovano ancora all'hotspot di Lampedusa: entrambi sono stati appena sottoposti ai tamponi rino-faringei.
"Il caso della donna in stato di gravidanza ricoverata all'ostetricia dell'azienda Arnas dell'ospedale Civico dimostra l'inaffidabilità dei test sierologici - commenta Angelo Collodoro, vice segretario regionale del sindacato Cimo -. Sono stati commessi errori a catena. Il 23 luglio non doveva entrare in reparto se non dopo pretriage e tampone. Solo dopo due giorni si è praticato casualmente un tampone. Il personale dell'Arnas attende direttive dall'azienda sul comportamento da tenere. Assordante il silenzio dell'azienda nei confronti del personale sanitario e dei ricoverati che per due giorni sono rimasti a contatto con la paziente. Oggi gli operatori dell'Asp di Lampedusa entrati in contatto con la donna faranno i tamponi". Anche oggi saranno effettuati decine di test a personale medico e ai pazienti dei reparti a Palermo.
La replica dell'ospedale Civico
"Si precisa che sin dalle prime ore della serata di sabato la Direzione sanitaria di presidio è stata allertata dal Direttore della UOC coinvolta. Di concerto con la direzione strategica sono state immediatamente impartite le direttive operative volte al controllo del caso: trasferimento immediato della degente positiva, isolamento della donna poi dimessa, sanificazione degli ambienti che sono stati nuovamente e più approfonditamente ripetuti ieri mattina da parte della ditta incaricata. Le attività sono proseguite in sicurezza (4 parti portati a buon fine sabato notte). Gli operatori hanno intrapreso il percorso di sorveglianza previsto e sono stati effettuati i primi 25 tamponi sul personale montante in servizio nella previsione di una copertura di verifica a tappeto per tutto il reparto da ripetere anche nei prossimi giorni tenendo conto dei tempi di incubazione previsti".