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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tagli alla scuola, docente precario per arrangiarsi raccoglie meloni

La storia di Salvo Altadonna, 38 anni, che tra sabato e domenica è andato a raccogliere cocomeri nelle campagne tra Roccamena e San Cipirrello. "Ho guadagnato 150 euro pagato in nero"

In tempi di tagli alla scuola pubblica per vivere ha deciso di lavorare nei campi. Lui e' un docente di sostegno precario Salvo Altadonna, 38 anni, sposato, padre di una figlia di 2 anni e mezzo. E così sabato e domenica è andato a raccogliere meloni nelle campagne tra San Cipirrello e Roccamena, guadagnando 150 euro per due giorni e mezzo di lavoro in nero. Altadonna, che ha raccontato la sua storia all’Ansa, è uno dei tanti precari, che a Palermo in questi giorni sostiene la protesta dei tre bidelli palermitani, da sette giorni in sciopero della fame, contro i tagli alla scuola pubblica.

“Eravamo in 16 a lavorare nei campi – queste le sue parole riportate dal Corriere del Mezzogiorno – e nove erano extracomunitari. Il vitto e l'alloggio erano inclusi nella paga. Non posso appoggiarmi solo alla mia famiglia per vivere. Ho una laurea in scienze della formazione primaria e due abilitazioni come insegnante di sostegno di scuola materna ed elementare”.

Ieri a tarda notte è tornato ancora una volta in piazza dai colleghi e ha dormito con loro nella tenda, allestita a piazza Indipendenza, davanti alla sede della presidenza della Regione. La settimana scorsa uno di loro, Filippo La Spisa, è stato traportato in ospedale dopo aver accusato un malore. L'anno scorso è stato protagonista di uno sciopero della fame: digiunò per 18 giorni contro i tagli alla scuola davanti all'ufficio scolastico provinciale, in via Praga.
 

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