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Cronaca

"Non sono socialmente pericolosi", imprese e immobili tornano ai Rappa

Così ha deciso la Sezione misure di prevenzione che ha firmato il dissequestro del patrimonio di figli e nipoti dell'imprenditore classe 1992 che comprende anche l'emittente Telemed e la concessionaria "Nuova Sport car". Verso la confisca società edili in liquidazione e circa 200 immobili di Rappa senior

Il patrimonio dei Rappa torna ai legittimi proprietari, ad eccezione di alcune società edili in liquidazione e di circa 200 immobili dei patrimoni aziendali di Vincenzo Rappa senior, considerato socialmente pericoloso dalla Sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo ma deceduto prima che iniziasse il processo. Vincenzo Corrado e Gabriele Rappa hanno ottenuto oggi, dopo un processo durato quattro anni, la restituzione di tutti i beni sequestrati nel 2006 dal collegio presieduto allora dal giudice Silvana Saguto, oggi sotto processo a Caltanissetta per la gestione considerata poco limpida dei beni confiscati. Dissequestrate anche la società che gestisce Telemed e la concessionaria Bmw "Nuova Sport car" di Isola delle Femmine.

Con il provvedimento emesso dal tribunale viene stabilito che le proprietà e le società provenienti dall’eredità abbiano seguito un percorso imprenditoriale diverso da quelle di Vincenzo Rappa (classe 1922), condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e riciclaggio (ma assolto dall’accusa di estorsione). Rappa senior - rilevano i giudici - ha vissuto due diverse fasi della sua vita imprenditoriale, trasformandosi da vittima di estorsione a “soggetto affidabile e disponibile a riconoscere e far ottenere all’organizzazione il tantundem preteso”. Il figlio e i nipoti, invece, avrebbero agito correttamente anche dopo essere subentrati come eredi, non affermandosi ad oggi quali soggetti socialmente pericolosi.

Ciò che figlio e nipoti di Rappa senior avrebbero costruito negli anni, quindi, per il collegio non sarebbe frutto di redditi illeciti. Per questa ragione i fratelli Rappa, come deciso oggi dal collegio delle Misure di prevenzione composto da Raffaele Malizia (presidente), Luigi Petrucci e Giovanni Francolini, tornano in possesso del loro patrimonio costruito dalle società “Rappa Vincenzo Corrado”, Elcan, Telemed, Pubblimed, Sicilia7, Kalesa Vega, Museum, Simsider, Fin Med, Med Group (collegata alla nuova Nuova Sport car), Rafil, Crc e Val di Suro. Dissequestrati inoltre i beni di un altro Vincenzo Rappa, nipote di Sergio Rappa. Arriva invece la confisca per alcune società e alcuni immobili come Palazzo Benso, sede del Tar Sicilia.

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