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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Calatafimi / Corso Calatafimi, 1002

Parcheggio buio e randagi all'Ingrassia, protesta di utenti e personale dell'ospedale

Segnalati i disagi riscontrati nella struttura sanitaria di corso Calatafimi. "Oltre al rischio furti, siamo costretti a camminare con le torce del cellulare". Il direttore sanitario: "Stiamo lavorando per risolvere i problemi d'illuminazione"

Parcheggio al buio e sporco, cani randagi e un unico ingresso per le ambulanze e le auto di dipendenti e visitatori che crea problemi anche alla viabilità interna. A segnalare i disagi sono alcuni utenti e dipendenti dell’ospedale Ingrassia di corso Calatafimi, diretto dall’Azienda sanitaria provinciale. "Stiamo studiando alcune soluzioni", replica il direttore sanitario Antonino Di Benedetto.

"La sera - spiega uno dei sanitari della struttura - è difficile raggiungere la propria auto senza utilizzare la torcia del cellulare. Questo buio, inoltre, rende il parcheggio pericoloso perché non si riesce a vedere nulla, né un avvallamento dell’asfalto né l’eventuale presenza di qualche malintenzionato. E questo crea qualche disagio soprattutto alle donne".

I problemi causati dall’oscurità dell’area esterna, secondo alcuni lavoratori non dotata di un impianto di illuminazione adeguato, trasformerebbero il parcheggio in un ambiente perfetto per i ladri: "E’ capitato che abbiano rubato le ruote dalle auto i cui proprietari, poi, le hanno trovate poggiate su dei mattoni". Ma non solo: "La mancanza di luce ha trasformato il parcheggio in una location perfetta per le coppiette che vogliono appartarsi".

"Il problema dell’illuminazione sarà presto risolto. Negli scorsi giorni - precisa Di Benedetto - la ditta incaricata ha fatto un sopralluogo e presto saranno ripristinati i punti luce non funzionanti. L’ufficio tecnico sta inoltre studiando quali interventi effettuare per potenziare la rete". Capitolo a parte quello dei randagi: "Io li chiamo ‘cani istituzionali’. Sono stati censiti, microchippati e rimessi sul territorio come prevede la legge. Ma non mi risulta che abbiano mai creato problemi a qualcuno".

Sulla viabilità, invece, ancora nulla di concreto. "Il varco accessibile - afferma il direttore sanitario - è solo uno, ma ciò ci consente di gestire meglio gli accessi che, per una questione di sicurezza, devono essere presidiati. Non è da escludere comunque che in futura si possa intervenire per aprire un secondo ingresso, ma è un tema che discuteremo prossimamente".

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