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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Misilmeri

Fiume Eleuterio inquinato: denunciati i titolari di sei frantoi, chiuso un oleificio a Misilmeri

Tutti sono accusati di aver violato il codice ambientale. Intervento con i distaccamenti forestali di Bagheria, Piana degli Albanesi e San Martino delle Scale con l'ausilio di personale dell’Arpa e dell’Asp di Palermo. Cordaro: "Continueremo a vigilare e a denunciare tutti gli episodi illeciti"

Sei titolari d frantoi denunciati dagli ispettori dei forestali per violazioni al codice ambientale e inquinamento e un oleificio chiuso temporanemente a Misilmeri. E' il bilancio di un’operazione nata per cercare di arginare l’inquinamento del fiume Eleuterio, che inizia il suo cammino dalla diga dello Scanzano, vicino Ficuzza, e termina in mare con la sua foce tra il comune di Ficarazzi e quello di Bagheria. Ogni anno, a causa di riversamenti di acque di vegetazione derivanti dalla molitura delle olive, il fiume si tinge di nero e la flora, la fauna e pesci muoiono. Un vero disastro ecologico, in una zona che nel periodo estivo vede oltretutto la presenza di numerosi bagnanti.

L’azione di monitoraggio, disposta dall’ispettore Giuseppe Chiarelli che ha coordinato un intervento con i distaccamenti forestali di Bagheria, Piana degli Albanesi e San Martino delle Scale e che ha richiesto anche l'ausilio di personale dell’Arpa e dell’Asp di Palermo, si è concentrata nella zona del torrente Landro, un affluente dell’Eleuterio che passa per i comuni di Belmonte Mezzagno e Misilmeri. 

Due gli amministratori di due oleifici denunciati a Misilmeri: B.P., 45 anni, e B.G., 54 anni. Sempre a Misilmeri è stato multato l’amministratore dell'oleficio chiuso dall'Asp, D.B.C le sue iniziali, 71enne. L’attività di controllo è stata estesa anche nei comuni di Trabia, Baucina e Casteldaccia dove il personale del distaccamento di Bagheria con il personale dell’Arpa Sicilia ha sottoposto a ispezione cinque frantoi. Di questi, due sono risultati in regola, due erano sprovvisti dell’Aua (Autorizzazione Unica Ambientale) e uno scaricava le acque reflue industriali in fognatura. Questi ultimi sono stati denunciati.

"Esprimo grande apprezzamento per l'operazione condotta dal capo dell'ispettorato dipartimentale del Corpo Forestale di Palermo, Giuseppe Chiarelli che, nell’ambito dei controlli sugli scarichi abusivi nei corpi idrici, ha posto fine alle pratiche illegali con cui alcuni oleifici della provincia smaltivano abusivamente le acque di vegetazione della molitura delle olive - ha detto l'assessore regionale al Territorio e ambiente, Toto Cordaro -. Si tratta di un malcostume che, ricordo, è un reato penale e provoca un vero disastro ecologico. Per questo, grazie all'attività del Corpo Forestale, continueremo a vigilare e a denunciare tutti gli episodi illeciti".

Articolo aggiornato il 9 dicembre 2021 alle ore 10.20 // inserita dichiarazione assessore Cordaro

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