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Cronaca

Denuncia contratto in nero, ora paga affitto record: 8,50 euro al mese

Una donna divorziata con tre figli a carico sborsava 425 euro al mese. Con l'aiuto di "Unione Inquilini" è uscita dall'illegalità. Il prezzo è stabilito dalla rendita catastale dell'immobile

Un affitto da record. Otto euro e cinquanta al mese con un regolare contratto di 4 anni + 4 nella zona di corso Calatafimi. Non si tratta di un pesce d’aprile o, peggio d’una bufala, ma del risultato ottenuto da "Unione Inquilini", sindacato per il diritto alla casa a Palermo. “Il caso che abbiamo seguito – racconta Alessandro Mady, responsabile provinciale di "Unione Inquilini" – è quello di una donna divorziata con tre figli a carico. La signora aveva un contratto d’affitto in nero da 425 euro al mese. In questi casi è possibile applicare una legge che permette di registrare il contratto d’affitto e ristabilire i criteri per il canone su un calcolo che prende come dato base la rendita catastale dell’immobile”.

Così è stato registrato il contratto d'affitto della donna che ha ottenuto un sostanzioso “sconto” sulla tariffa. La comunicazione al proprietario dell'immobile è partita proprio oggi. Una brutta sorpresa per lei, una grande vittoria per la legalità. "Non potrà fare altro che accettare lo stato delle cose - ha spiegato Mady -. Se non si stipula il regolare contratto entro un mese queste sono le conseguenze imposte dalla legge". "Questa prima vittoria - dichiara Davide Ficarra, segretario provinciale di Rifondazione Comunista - conferma appieno l'importanza di uno sportello al lato delle esigenze della gente e che sia capace di supportare i loro diritti legittimi; uno sportello che sia per la prima volta fisicamente presente nel nostro territorio. Per questo ospitiamo presso la nostra sede lo sportello di "Unione Inquilini" Fds".

LA LEGGE. I proprietari infatti il 6 giugno hanno visto scadere il termine per usufruire della cosiddetta cedolare secca. Tale data era anche il termine ultimo per sanare le posizioni in nero. Cosa accade per quei contratti, che dovevano essere registrati e non lo sono stati entro il 6 giugno? Lo chiediamo a Massimo Pasquini, della segreteria nazionale dell'Unione Inquilini: "La normativa prevede che a questi contratti si applichi da un lato una durata della locazione stabilita in quattro anni (più quattro) che decorrerà dal momento in cui verrà effettuata, ormai in ritardo, la registrazione, volontaria o d'ufficio; dall'altro un canone annuo di locazione fissato in misura pari al triplo della rendita catastale".

COME PROCEDERE. Questa situazione si verifica sia se a registrare il contratto è il proprietario sia se a presentarsi all'agenzia delle entrate è l'affittuario. Una sorta di spionaggio di quest'ultimo quindi che si prefigura come una sorta di rivincita contro tutti quei padroni di casa irregolari. Spiega ancora Pasquini: "La procedura che l'inquilino deve seguire non è semplicissima. Innanzitutto va verificata l'effettiva mancata registrazione del contratto di locazione da parte del locatore. In secondo luogo poi si deve procedere con la registrazione del contratto di locazione. In terzo luogo va presentata all'Agenzia delle Entrate una denuncia nella quale dichiara i propri dati personali e quelli del locatore, la data di inizio della locazione e il canone corrisposto, unitamente ai documenti a prova delle dichiarazioni rilasciate. Infine va verificata la rendita catastale dell'immobile occupato per calcolare poi l'affitto. A questo punto parte una raccomandata al proprietario che non può far altro che prenderne atto".“

 

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