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Cronaca Carini

Il rapimento di Denise Pipitone: "Forse fu portata a Palermo"

La possibilità che la bambina sia stata portata a Villagrazia di Carini è stata presa in seria considerazione dagli inquirenti che si sono basati sulle analisi dei tabulati telefonici

La mattina del 2 settembre 2004, il giorno dopo il sequestro della piccola Denise Pipitone, il telefono di Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, la venticinquenne accusata di avere avuto un ruolo nel sequestro della piccola Denise Pipitone (sua sorella per parte di padre), si agganciò a varie celle nel percorso tra Mazara del Vallo, luogo del rapimento, e Villagrazia di Carini (Palermo).

La circostanza - emersa oggi dall'esame dei tabulati esposto dal consulente Gioacchino Genchi nel corso del processo a Marsala - secondo il legale di parte civile Giacomo Frazzitta conferma le prime dichiarazioni rese agli inquirenti da Giuseppe D'Assaro, pluriomicida e ex marito di una sorella di Pietro Pulizzi, padre dell'imputata Jessica Pulizzi e della bambina rapita. D'Assaro raccontò che Denise venne portata a Villagrazia di Carini, nell'abitazione di suo genero Antonino Cinà. Nel corso dell'udienza Genchi ha anche parlato di rapporti frequenti di Cina' con Anna Corona e la figlia Jessica, "con migliaia di contatti telefonici che si sono interrotti dopo il sequestro - ha affermato il perito - e il 2 settembre Cina' attivò una nuova utenza, che non fu mai intercettata".

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