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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Nave cisterna affondata nel 2019 al porto: scattano le operazioni per la demolizione

Il proprietario della Graziella M. si è reso irreperibile e così l'Autorità portuale guidata dal presidente Pasqualino Monti ha affidato i lavori a una ditta specializzata: 140 mila euro l'importo. "Ci rivarremo per recuperare la somma"

La motocisterna Graziella M., affondata al porto a metà dicembre del 2019, verrà demolita. Lo ha disposto l'Autorità portuale guidata dal presidente Pasqualino Monti.

Riportata in superficie dal proprietario, un privato, la Graziella M. è rimasta semi sommersa nella zona del Molo Nord, con attorno le panne galleggianti per scongiurare il rischio inquinamento, in attesa di essere rimossa. Le operazioni per demolire il grosso scafo partiranno nei prossimi giorni su iniziativa dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale (Adsp), che ha affidato per circa 140 mila euro alla ditta Eurodemolizioni srl le operazioni di messa in galleggiamento della motocisterna, demolizione, controllo della sicurezza ambientale, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti prodotti.

"L’imbarcazione può essere d’intralcio alla navigazione e pericolosa per l’ambiente - fa sapere l'Authority -. Il proprietario della Graziella M, nonostante sia stato autorizzato alla demolizione, si è reso irreperibile. L’Adsp si sta sostituendo al privato con riserva di rivalersi sullo stesso che non si è attivato come richiesto dalla Capitaneria”.

A gennaio 2020 sono iniziati i lavori per il recupero della nave affondata nel dicembre 2019. Dopo circa 20 giorni trascorsi sul fondale erano entrate in azione le ditte incaricate, che hanno “avvolto” lo scafo con dei grossi cavi in acciaio per tirare su la nave grazie ad alcune gru che hanno riportato in superficie la prua. La motocisterna, per cause ancora da accertare, si era inabissata.  

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