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Cronaca

Dell'Utri, il tribunale respinge la richiesta di scarcerazione

La richiesta era stata avanzata dagli avvocati per permettergli di curarsi a Milano. L'ex senatore di Forza Italia sta scontando nel penitenziario romano di Rebibbia una condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa

Marcello Dell'Utri resta in carcere. Il Tribunale di sorveglianza di Roma ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione per motivi di salute avanzata dai difensori dell'ex parlamentare. L'ex senatore di Forza Italia sta scontando nel penitenziario romano di Rebibbia una condanna a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. La richiesta di scarcerazione avanzata dagli avvocati prevedeva la sospensione della pena per effettuare le cure a lui necessarie presso la struttura ospedaliera Humanitas di Milano.

Pericolo di fuga e un quadro clinico con patologie che non appaiono in stato avanzato. Queste le motivazioni con cui i giudici del tribunale di Sorveglianza di Roma hanno ribadito il loro "no" alla richiesta di scarcerazione.

Il 7 dicembre scorso lo stesso tribunale aveva respinto l'uscita dal carcere nonostante gli stessi consulenti della procura si fossero espressi per l'incompatibilità tra le condizioni di salute di Dell'Utri e il suo stato di detenuto. All'ex parlamentare, cardiopatico e diabetico, è stato diagnosticato nel luglio scorso un tumore alla prostata.

L'appello: "Dell'Utri ha un devastante cancro alla prostata, liberatelo" 

Accusato di rapporti con i clan fino al 1992, Marcello Dell'Utri è stato condannato in via definitiva nel 2014. Dopo il verdetto era stato arrestato a Beirut, in Libano.

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