rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Sicilia prima in Italia per sequestri e confische, Sicindustria: "Occorre puntare sulla prevenzione"

Ad oggi sono 1.487 le aziende sottratte alla mafia, pari al 30% del totale italiano (4.915). Dato che sale al 39,5% quando si parla di beni immobili (16.947 sui 42.875 di tutta Italia)

La Sicilia, ad oggi, è la prima regione italiana per numero di aziende e beni immobili sottoposti a misure di prevenzione patrimoniale di tipo ablativo, quali il sequestro e la confisca. I

n particolare, secondo i dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ad oggi sono 1.487 le aziende siciliane confiscate, pari al 30% del totale italiano (4.915). Dato che sale al 39,5% quando si parla di beni immobili (16.947 sui 42.875 di tutta Italia). Il primato siciliano si conferma anche sul fronte dei procedimenti giudiziari in gestione (1.395 sul totale nazionale di 4.734, pari al 29,5%). Chiudono il podio, con meno della metà dei procedimenti, la Campania (674) e la Lombardia (609). Sono questi i numeri emersi oggi in occasione dell’incontro "Prevenire per non reprimere: misure di contrasto a infiltrazioni criminali e corruzione", organizzato da Sicindustria e Federmanager Sicilia occidentale a Palermo.

convegno beni confiscati

"E' evidente - ha detto il presidente di Sicindustria Palermo Giuseppe Russello - che la sfida è quella di diffondere la cultura della prevenzione e della gestione dei rischi adottando una logica che non sia improntata all’adempimento cartaceo, ma al reale supporto del business: dalla selezione di fornitori e partner affidabili sotto il profilo economico, produttivo e reputazionale, alla scelta di collaboratori con adeguate professionalità necessarie a gestire la complessità delle attività aziendali quotidiane. Non a caso Sicindustria, qualche mese fa per mano del nostro compianto Gregory Bongiorno, ha siglato un protocollo di intesa con il Dems dell’Università di Palermo proprio per inserire nel circuito aziendale laureandi e laureati specializzati nella gestione della compliance e dei modelli di organizzazione 231 per la prevenzione dei rischi e delle contestazioni di reato".

"Alla luce dei numeri che caratterizzano la nostra regione - hanno aggiunto Ferdinando Pedone e Luca Ebreo, rispettivamente presidente e componente del consiglio direttivo di Federmanager Sicilia occidentale - è assolutamente urgente adottare strumenti di prevenzione che riducano il rischio di infiltrazione criminale e corruzione con un approccio integrale, sistemico e interdisciplinare. In quest’ottica, è necessario formare e servirsi in azienda di responsabili della conformità, in grado di organizzare l'insieme dei principi, delle regole e delle procedure che riguardano la gestione e il governo di un’impresa con un approccio di ecologia integrale, ossia di miglioramento continuo della prestazione economica, innovativa, ambientale, etica e sociale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sicilia prima in Italia per sequestri e confische, Sicindustria: "Occorre puntare sulla prevenzione"

PalermoToday è in caricamento