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Cronaca Capaci

La maxi rissa di giugno sul lungomare di Capaci, restrizioni per tre giovani

La polizia ha eseguito tre provvedimenti "Daspo willy" nei confronti di tre ragazzi, uno dei quali minorenne, per la scazzottata registrata in estate. Non potranno avvicinarsi agli stabilimenti balneari e ai locali della zona fino alla fine del prossimo anno

Dovranno stare lontani dagli stabilimenti balneari e dai locali del lungomare di Capaci sino alla fine del 2022. La polizia ha eseguito tre provvedimenti “Daspo Willy” nei confronti di tre giovanissimi, uno dei quali minorenne, per una rissa scoppiata l’estate scorsa. Ad avere la peggio era stato il titolare di un lido che aveva rimproverato un gruppetto di ragazzi che scorrazzavano e impegnavano con le bici elettriche nell’area pedonale in cui si trova il suo locale.

“La discussione si è accesa - ricostruiscono dalla questura - alimentando la reazione violenta dei giovani. Nel giro di poco tempo sono volati calci e pugni e il gestore del lido è finito a terra colpito alla testa con un casco da moto. Sul posto sono intervenute pattuglie di diverse forze dell’ordine per sedare la lite. Altri tre giovani sono rimasti feriti". Vicino al punto in cui è scoppiata la rissa sono stati sequestrati due martelli da carpentiere che alcuni ragazzi, all’arrivo delle volanti, avevano lanciato in spiaggia nel tentativo di nasconderli.

Nel corso dei successivi accertamenti è emerso che pochi mesi prima uno dei giovani coinvolti nella rissa, ricostruiscono ancora dalla questura, aveva aggredito un altro ragazzo. Il Daspo Willy è una misura di prevenzione personale ispirata alla storia di Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni picchiato e ucciso a settembre del 2020 a Colleferro (Roma). “Una misura fortemente - chiariscono dalla polizia - voluta dal legislatore per rafforzare la sicurezza nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani”.

Del suo omicidio sono accusati Marco e Gabriele Bianchi e un terzo presunto complice, Mario Pincarelli. I due fratelli, come emerso da alcune intercettazioni in questi giorni, stanno vivendo momenti difficili. "Marco sta sempre da solo. Lo chiamano 'infame'. Ci stanno i bravi - dice Pincarelli al fratello - e ci stanno quelli non bravi, le merde. Qualcuno gli avrebbe sputato addosso, altri gli avrebbero messo un chiodo dentro il dentifricio, altri ancora gli avrebbero sputato nella pasta”

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