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Cronaca

Caso Sicilia e-Servizi, la Cassazione annulla la condanna per Ingroia e Crocetta

La sentenza (senza rinvio) mette la parola fine al processo che vedeva l'ex pm palermitano, oggi avvocato, imputato insieme all'ex presidente della Regione per danno erariale. Ingroia: "Dopo quattro anni giustizia è fatta"

"Finalmente giustizia è fatta ma resta l'amarezza per un procedimento ingiusto e inutile". Con queste parole Antonio Ingroia commenta la sentenza della Cassazione che dopo quattro anni mette la parola fine al processo che lo vedeva imputato insieme all'ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, per danno erariale. I fatti riguardano il periodo in cui l'ex pm palermitano, oggi avvocato, era amministratore unico di Sicilia e-Servizi (oggi Sicilia Digitale), società a capitale pubblico che gestisce i servizi informatici della Regione. Le sezioni uniti civili della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dello stesso Ingroia, dell'ex governatore della Sicilia Rosario Crocetta e di alcuni ex assessori e funzionari regionali, hanno deliberato l’improcedibilità del procedimento davanti alla Corte dei Conti sul presunto danno erariale loro contestato in relazione alle assunzioni nella società regionale dell'informatica degli ex dipendenti del socio privato. 

"Il procedimento - continua l'ex amministratore unico di Sicilia e-Servizi - non avrebbe mai dovuto avere inizio, per anni sono stato attaccato senza motivo da più parti. Sono stato infatti messo ingiustamente sotto accusa per un provvedimento perfettamente legittimo, che ha messo al sicuro tanti posti di lavoro e l’intero patrimonio informatico del valore di centinaia di milioni che altrimenti sarebbero stati dispersi". 

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