rotate-mobile
Cronaca

"Supo, una minestra oltre i confini": il progetto di quattro giovani attori palermitani

Lorenzo Randazzo, Salvatore Cannova, Federica D'Amore e Lucrezia Mascellino hanno scritto un cortometraggio sul tema dell'unione tra culture diverse. Per finanziarne la realizzazione hanno lanciato una campagna di crowdfunding. Come partecipare al progetto

Lorenzo Randazzo, Salvatore Cannova, Federica D'Amore e Lucrezia Mascellino sono quattro giovani attori palermitani che sognano di realizzare un cortometraggio sull'unione tra culture diverse. Il titolo che hanno scelto per il loro lavoro è "Supo", termine che in esperanto significa "minestra".

"In un periodo in cui i muri sembrano vincere sui ponti e le frontiere sulla comunità - spiegano i quattro ideatori del progetto - abbiamo pensato di dare voce alla condivisione e all'integrazione mettendo alla stessa tavola persone di ceti e  culture diverse per condividere cibo e idee. Per farlo, però, abbiamo bisogno del vostro sostegno, anche piccolo".

Per finanziare la realizzazione del progetto i quattro attori hanno avviato una campagna di crowdfunding. Tra loro c'è anche Lorenzo Randazzo che ha interpretato Peppino Impastato da piccolo nel film "I cento Passi" di Marco Tullio Giordana e che oggi frequenta, insieme agli altri tre colleghi, la “Scuola dei mestieri dello spettacolo” del Teatro Biondo che da poco ha portato in scena lo spettacolo Odissea Movimento n°1 di Emma Dante in diverse città italiane.

Eppela è la piattaforma dove i giovani talenti hanno già raccolto 545 euro. L'obiettivo da raggiungere è tagliare il traguardo dei 2.500 euro. Per chi volesse aiutarli a realizzare il loro sogno ci sono 33 giorni di tempo per farlo. In cambio ci sono anche delle ricompense: magliettine, libri, visite gudate e molto altro.

"Supo" è uno dei due progetti sostenuti dall'incubatrice Crowdfunding, un'iniziativa orientata alla produzione di progetti artistici, relativi agli ambiti della musica e dell'audiovisivo finanziata dalla Regione con 20 mila euro. L'incubatrice è anche un laboratorio operativo, rivolto a giovani comunicatori desiderosi di scoprire strategie, tecniche e attività di una vera campagna di crowdfunding. Attraverso due appositi bandi sono stati selezionati i giovani talenti siciliani che hanno preso parte al progetto. "Supo" di Lorenzo Randazzo, Salvatore Cannova, Federica D'Amore e Lucrezia Mascellino ha conquistato la commissione esaminatrice. "Il nostro - concludono gli attori - vuole essere un messaggio di speranza con l'obiettivo di sensibilizzare la gente sul tema dell'unione tra culture diverse. Sostienici".

La trama - In uno spazio che rimanda ad una mensa per poveri di un futuro prossimo, vi è un pentolone che riporta la scritta “minestra” in tutte le lingue del mondo. Una fila di persone aspetta il proprio turno per prenderne una porzione e andare a sedersi all'unico tavolo presente in sala. Tra i commensali si riconoscono diverse nazionalità. In un clima di chiusura e diffidenza, ciascuno di loro inizia a mangiare secondo le proprie abitudini, quando improvvisamente in ogni piatto, mischiati alla minestra, cominciano ad apparire strani oggetti. Finito il primo, a turno, i protagonisti si alzano per prendere un secondo piatto di minestra, ma non basta per tutti e uno di loro rimane senza. Qualcuno offrirà parte della propria razione o vincerà l'egoismo?

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Supo, una minestra oltre i confini": il progetto di quattro giovani attori palermitani

PalermoToday è in caricamento