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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Garraffello

Vucciria, il silenzio dopo il crollo: viaggio nella piazza fantasma

In piazza Garraffello ieri sera si respirava un'aria surreale. Un silenzio tombale spezzato a tratti dalle voci di commercianti e passanti: "Ora rischiamo di fallire". E il Comune ha deciso di far alzare un muro per isolare l'area del crollo

"Se fosse successo durante il fine settimana sarebbe stata una tragedia". E' questa la voce che gira più insistentemente nel cuore della Vucciria, dove lo scorso 5 febbraio è crollata una palazzina a piazza Garraffello. Un coro unanime di cittadini e commercianti preoccupati per il degrado del quartiere, lasciato per troppi anni in balìa delle intemperie e della noncuranza dell'Amministrazione comunale. E proprio poche ore fa il Comune ha deciso di alzare un muro di contenimento (GUARDA IL VIDEO) a ridosso della palazzina bloccando anche gli ingressi alla piazza.

Ieri sera siamo andati in giro per quella che fino a martedì era uno dei luoghi clou della movida a Palermo. Ad accompagnare il nostro viaggio nelle strette vie del quartiere, un brusio costante di persone intimidite dal crollo, fra chi teme un minor afflusso di gente nelle strade con i rischi che ne conseguono per le attività commerciali, chi legge nel crollo una metafora di una Palermo decadente, chi perché si sentirà privato di un importante spazio aggregativo. (LA PAROLA A GIOVANI E COMMERCIANTI - VIDEO)

Ma riproponendo un vecchio "tormentone" che intreccia la città con le elezioni comunali arriva l'analisi di un altro commerciante: "Quando ci sono le votazioni - spiega Francesco Corona fuori dalla sua macelleria - sono tutti amici e presenti, vengono chiedendoti di supportarli perché loro sapranno come aiutare la gente. E intanto qua la gente cade e si fa male anche solo per le basole mal ridotte". "Se non prendono provvedimenti - spiega Biagio Pirrone, dipendente di un panificio - vedremo crollare altri palazzi nel giro di poco tempo. I lavori di messa in sicurezza vanno fatti per bene, non serve svuotare le palazzine - conclude - e rattoppare. Servono progetti e ristrutturazioni più profonde". E non manca anche chi rievoca i tempi della prima sindacatura Orlando e la sua gestione, "durante la quale pensò al recupero di molti palazzi antichi - spiega Ignazio Maiorana -. Ora invece assistiamo a questo crollo continuo e al degrado".

A due giorni dal crollo l'assessore al Centro storico Agata Bazzi ha fatto un sopralluogo nella piazza dove ad "accoglierla" c'erano i preoccupati protagonisti della Vucciria: "Cosa sta aspettando il Comune per intervenire?". L'assessore replica: "Questi edifici sono stati dichiarati pericolanti. E non lo dico io, lo dice la magistratura. Dove sono i proprietari?". E sa da una parte i frequentatori del centro storico, anima pulsante della movida palermitana, si mostrano meno preoccupati, i commercianti temono di dover chiudere baracca e burattini, certi che la chiusura di quel tratto per questioni di sicurezza avrà delle conseguenze negative sui propri business.

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