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Cronaca Autostrada Palermo-Catania

Nuovo piano per la A19: sarà demolita solo una carreggiata

Dopo il crollo del 10 aprile scorso, che ha fatto scattare lo stop alla circolazione, il governo ha annunciato che il viadotto Himera non sarà interamente abbattuto, come detto inizialmente. Inoltre ci saranno due commissari straordinari

Un nuovo piano di intervento per ripristinare l'autostrada A19 Palermo-Catania, dopo il crollo del 10 aprile scorso, che ha fatto scattare lo stop alla circolazione. Il viadotto Himera non sarà interamente abbattuto, come annunciato in un primo momento, e poi ci saranno due commissari, chiamati a seguire l'iter dopo la dichiarazione dello stato di emergenza. Uno si occuperà della demolizione e ricostruzione del viadotto Himera e della realizzazione della bretella provvisoria. L'altro provvederà agli altri interventi per la viabilità dell'Isola. Ad annunciare la nuova tabella di marcia è il governo nazionale, tramite il sottosegretario Davide Faraone.

"Si è deciso nel corso di un sopralluogo che si è tenuto sabato e domenica, di non abbattere la carreggiata Catania-Palermo del viadotto Himera - ha detto Faraone - . Verrà tenuta in piedi perché si è visto che non ha ricevuto danni dal cedimento dei piloni della carreggiata Palermo-Catania. La vecchia Anas aveva deciso per l'abbattimento totale delle due campate, i tecnici della 'nuova' Anas voluti dal governo e dal ministro Delrio hanno stabilito che non sarà necessario un intervento così radicale".

La bretella di collegamento sarà ugualmente realizzata, in attesa di ricostruire la carreggiata danneggiata. Sulla necessità di mantenere la carreggiata in direzione Palermo della A19 si era espresso l'ordine degli ingegneri di Palermo, e il presidente Giovanni Margiotta ha partecipato al sopralluogo dei giorni scorsi. Adesso, l'obiettivo del ministero delle Infrastrutture è quello di riaprire quanto prima la carreggiata che resterà in piedi con il doppio senso di circolazione.

LE REAZIONI
Secondo Mariella Maggio (Pd): "E' indispensabile che si abbia certezza sui tempi di ripristino del viadotto Himera,  per evitare che il danno economico già evidente per la Sicilia diventi ancora più rilevante per il prolungarsi dell’interruzione di questa arteria. Impossibile per auto di pendolari, pullman e mezzi pesanti proseguire con l’attuale odissea fra le strade che fa accumulare ore e ore in fila con costi enormi per l’economia dell’Isola. Senza contare che con alle porte la stagione turistica la situazione economica da grave rischia di diventare molto severa”. “Se, come diffuso attraverso gli organi di stampa – aggiunge il vicepresidente della Commissione Lavoro all’Ars -, non è necessario abbattere la carreggiata Catania-Palermo del viadotto, ipotesi peraltro avanzata fin dalle prime ore immediatamente successive al cedimento e poi accantonata, il Governo nazionale adesso si attivi per effettuare al più presto l’intervento e verifichi, con assoluto rigore, la modalità di ripristino del viadotto perché in ogni caso l’utilizzo della carreggiata garantisca la sicurezza”.

Per il coordinatore di Forza Italia in Sicilia Vincenzo Gibiino: "La continua politica dei proclami e delle marce indietro, delle bufale vendute come scelte di buon senso. Il governo Renzi abbandona da un giorno all'altro il progetto di abbattimento e ricostruzione totale del viadotto Himera dell'A19, definito necessario dai vecchi dirigenti e tecnici dell'Anas, ritenendo invece sufficiente l'abbattimento della sola carreggiata sulla quale è avvenuto il crollo, come indicato dai nuovi dirigenti Anas, scelti recentemente da Palazzo Chigi. Il governo nazionale, per voce del sottosegretario Faraone, che occupandosi da sempre di scuola e istruzione ci chiediamo quanta autorevolezza e competenza abbia in campo di infrastrutture, va dunque nella direzione di un intervento low cost".  "Un'unica carreggiata da abbattere, una seconda carreggiata da aprire in doppio senso di marcia, a velocità obbligatoriamente contenuta, tra quattro mesi. Ovviamente se nel frattempo non ci renderemo conto di avere sbagliato i calcoli e della necessità di abbattere e ricostruire tutto - aggiunge - I siciliani se ne facciano una ragione, il governo Renzi-Pd i grandi investimenti non li fa e non li farà mai in Sicilia. Al nord il Freccia 1000, a noi treni che raramente superano i 100 km orari. In Val Padana le quattro corsie, ai siciliani il doppio senso in una sola carreggiata. A loro i raddoppi, a noi i rattoppi. E hanno pure il coraggio di chiamarla autostrada".

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