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Cronaca

Autostrada Palermo-Catania, via ai lavori sulle strade alternative

Il presidente dell'Anas Ciucci ha rassicurato il governatore Crocetta attraverso un colloquio telefonico: "Non abbiamo alcuna competenza sul versante franato. Mai ricevuto fondi per la risoluzione del dissesto". Intanto la procura di Termini apre un'inchiesta. Da una prima stima, per il ripristino della viabilità occorreranno circa 30 milioni di euro

Sì agli interventi di manutenzione straordinaria sui percorsi alternativi all'autostrada Palermo-Catania. Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che è stato rassicurato "sul forte impegno dell'Anas a predisporre entro la prossima settimana il progetto di demolizione del viadotto Himera (carreggiata in direzione Catania) dell'autostrada A19 Palermo-Catania e ad avviare alcuni interventi sulle strade alternative". Intanto la Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta per disastro colposo sulla frana e ha determinato la chiusura al traffico dell'arteria, decisiva per il collegamento tra la Sicilia occidentale e orientale.

Da una prima stima, per il ripristino della viabilità occorreranno circa 30 milioni di euro.

Il viadotto aveva accusato un cedimento venerdì pomeriggio e da allora il tratto di strada è chiuso. Ciucci ha anche confermato al presidente Crocetta che il movimento franoso, che non si è ancora fermato, al momento non ha interessato la carreggiata della A19 in direzione Palermo e che, dopo i lavori di demolizione, sarà possibile valutarne la riapertura a doppio senso di circolazione, al fine di ridurre significativamente i disagi per gli utenti.

REPORT PASSA AI RAGGI X LE AUTOSTRADE SICILIANE - VIDEO

Il presidente dell'Anas ha poi confermato i percorsi alternativi definiti nella riunione in Prefettura, con il concorso della stessa Regione Sicilia, disponibili fra l'altro sul suo sito web www.stradeanas.it. L'Anas ricorda infine che "non ha alcuna competenza sul versante franato, che peraltro era assai distante dalla sede autostradale, che non ha mai ricevuto né direttive né fondi per la risoluzione del dissesto. Inoltre non risultano pervenute  segnalazioni del pericolo  da parte degli enti territoriali competenti. Il viadotto Himera - conclude Anas - non aveva necessità di alcun monitoraggio in quanto la struttura, prima dei noti fatti, risultava perfettamente efficiente a seguito dei controlli periodici dei tecnici di Anas".

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