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Cronaca

Crisi, dopo 105 anni chiude il bar Mazzara: a spasso 32 dipendenti

Momento nero: oltre al locale di via Magliocco, che era aperto dal 1909, cala il sipario anche sul Gruppo Randazzo che ha reso noto alle sigle sindacali l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 40 dipendenti

Fine delle trasmissioni. La crisi fa un'altra vittima eccellente: calano le saracinesche del bar Mazzara, lo storico bar di via Generale Magliocco. Era aperto dal 1909. La società ha comunicato la procedura di licenziamento collettivo per la cessazione di attività. Restano a spasso 32 lavoratori a causa della crisi. A comunicarlo è stata proprio la società attraverso una nota: "Dopo anni di interventi migliorativi nelle strutture e nell'organizzazione, di contenimento delle spese, di riduzione di personale, di cassa integrazione guadagni dobbiamo accettare che non possiamo più evitare la cessazione dell'attività".

Un momentaccio. Perché la crisi colpisce anche il Gruppo Randazzo che proprio oggi ha reso noto alle sigle sindacali l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 40 dipendenti, 20 addetti alle vendite di staff e altri 20 alle attività di vendita. Tra i motivi della decisione, si legge in una nota inviata dalla Società alle sigle sindacali, "il perdurare della crisi che trova riscontro nella progressiva diminuzione delle vendite".

Le due vertenze che hanno messo in allarme la Uiltucs guidata in Sicilia da Marianna Flauto: “Sulla vertenza Randazzo – dice la sindacalista - siamo contrari a soluzioni estreme quale quella del licenziamento. Siamo al lavoro per trovare una soluzione per tutti lavoratori. Sarà nostra cura valutare i dati anagrafici e la situazione del personale, in modo tale che se dovessimo trovare un accordo non potrà che passare dalla possibilità di accedere volontariamente alla mobilità o dai criteri che prevedono l’accesso alla mobilità per quei lavoratori prossimi ad acquisire i requisiti pensionistici. È ovvio che chiederemo all’azienda di intervenire con un incentivo a copertura delle indennità. Se con questi due criteri, cioè mobilità volontaria e per i lavoratori prossimi alla pensione, non dovessimo risolvere il nodo degli esuberi, lavoreremo sulla proposta degli ammortizzatori sociali per garantire i lavoratori".

"Sulla vertenza Mazzara – conclude Flauto - abbiamo chiesto l’esame congiunto e verificheremo le motivazioni che stanno portando l’azienda ad annunciare la chiusura. Siamo al lavoro per capire se esistono possibilità di scongiurare la cessazione dell’attività utilizzando ad esempio ammortizzatori sociali che abbassino il costo del lavoro".

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