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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Covid, per la prima volta donati organi di pazienti positivi: fegato trapiantato a un palermitano

I due donatori, un uomo e una donna, erano ricoverati nei due reparti di Rianimazione del Policlinico di Bari. Un intervento è stato effettuato a Torino, l'altro a Palermo. Il direttore generale: "Messaggio di speranza nella giornata nazionale delle vittime Covid"

Non si ferma la macchina delle donazioni e dei trapianti di organi nonostante la pandemia. Per la prima volta a donare sono stati anche i pazienti positivi al Covid. Grazie alla generosità delle famiglie di un uomo e di una donna che purtroppo non ce l’hanno fatta sono state salvate due vite a Torino e a Palermo. I due pazienti positivi al Coronavirus, ricoverati nei due reparti di Rianimazione del Policlinico di Bari diretti dal professor Nicola Brienza e dal professor Salvatore Grasso, hanno potuto donare il fegato: uno è stato trapiantato a Torino, l’altro a Palermo. Entrambi gli interventi sono riusciti con successo.

“Un grande ringraziamento va alle famiglie dei due donatori che - spiega il dottor Vincenzo Malcangi, coordinatore Donazioni e Trapianti del Policlinico di Bari – pur nel dolore hanno trovato la forza di compiere uno straordinario gesto di solidarietà: in un caso i familiari erano tutti stati colpiti dal Covid e hanno voluto esprimere comunque il consenso alla donazione nonostante la malattia che aveva toccato anche loro; nell’altro caso è stata la moglie del paziente con i suoi figli adolescenti a volere che una parte del marito continuasse a vivere". 

Il protocollo prevede che in caso di positività al Covid possano essere donati solo gli organi salvavita quali cuore e fegato e che a ricevere il trapianto possano essere o pazienti in urgenza Covid positivi o pazienti presenti in lista d’attesa per il trapianto e che sono guariti dal Covid sviluppando gli anticorpi. "E' possibile donare gli organi anche se si è risultati positivi al Coronavirus. E questo - continua Malcangi - non solo grazie alla generosità delle famiglie, ma anche e soprattutto grazie allo straordinario lavoro di tutto il Policlinico di Bari e allo sforzo dei medici e degli infermieri della Rianimazione che stanno sopportando un grosso carico di lavoro a causa della pandemia e che, nonostante tutto, non si tirano mai indietro quando c’è da salvare una vita anche a distanza".

Il programma donazioni va avanti anche durante il Covid. “E' uno straordinario messaggio di speranza nel giorno in cui si commemorano le vittime del Covid: è il miglior modo per rendere omaggio a chi non c’è più – dichiara il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore – alle famiglie dei due donatori va la nostra vicinanza e la gratitudine di tutto il Policlinico per il gesto di generosità che ha consentito di salvare due vite. Il ringraziamento non può non andare anche a tutti i professionisti impegnati in prima linea che hanno reso possibile le donazioni”.

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