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Emergenza Covid / Partinico

Ospedali in affanno, l'allarme: "Omicron non è solo un raffreddore, serve lockdown di 15 giorni"

A parlare Vincenzo Provenzano, direttore generale del nosocomio di Partinico, dove restano appena 4 posti di terapia intensiva Covid disponibili: "Questa variante è meno virulenta solo per chi è vaccinato con terza dose, negli altri è un’infezione terribile con un gravissimo interessamento multiorgano". Costa: "Vogliamo raddoppiare i letti utilizzabili"

Dei 28 posti di terapia intensiva Covid disponibili, tra l’ospedale Cervello e il Civico di Partinico, ne restano liberi per il momento solo quattro ma c’è il rischio che vengano occupati nel giro di uno o due giorni al massimo. "Ieri è stata una giornata dura. Abbiamo dovuto intubare molti pazienti - spiega a PalermoToday Baldo Renda, direttore dell’Unità di terapia intensiva del Cervello - per poi trasferirli. Qui non abbiamo più spazio".

Provenzano: "Serve un lockdown di 15-20 giorni"

Il picco di casi in Sicilia, secondo il commissario Costa, potrebbe arrivare tra due settimane. Per arginare l’esplosione di contagi e scongiurare la "saturazione" delle terapie intensive, secondo il direttore dell’ospedale di Partinico Vincenzo Provenzano, sarebbe opportuno chiudere tutto per 15-20 giorni. "Serve un lockdown di almeno due settimane - ha dichiarato all’Adnkronos - e occorre rendere obbligatorio subito il vaccino. Siamo davanti a un’infezione terribile nei non vaccinati con un gravissimo interessamento multiorgano".

"Continuare a ripetere che la variante Omicron è poco più di un raffreddore - taglia corto Provenzano - è un errore. Non è affatto meno virulenta. Lo è nei soggetti vaccinati con terza dose, che rischiano però di essere, in quanto paucisintomatici, vettori del contagio, rendendo praticamente impossibile la tracciabilità". In chi non è vaccinato la malattia è "devastante", anche tra i giovani. "Non si tratta più solo di un'infezione respiratoria. È una malattia completamente nuova e chi non è protetto dal vaccino si infetta in maniera dannata e grave. Abbiamo avuto il caso di un ragazzo di 30 anni che ha rischiato di morire per un'occlusione intestinale".

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La situazione al Cervello

Nell’ospedale di via Trabucco ci sono 16 posti letto - tutti occupati - nel reparto di terapia intensiva Covid. Quasi 3 pazienti su 4 non sono vaccinati o non hanno ancora ricevuto la terza dose. "Si tratta prevalentemente di over 60 che - spiega il dottore Renda - arrivano già in gravi condizioni, magari perché soggetti fragili o con comorbidità. Abbiamo invece pazienti, anche ultraottantenni, che grazie al vaccino mostrano buoni margini di ripresa". Solo due invece i pazienti non vaccinati ma intubati: uno è risultato positivo a seguito del ricovero (e del tampone) che si è reso necessario a causa di un incidente mentre l’altro - proprio grazie agli anticorpi sviluppati - avrebbe un quadro clinico, a livello polmonare, meno allarmante.

A Partinico solo 4 posti disponibili in intensiva

La situazione appare simile anche nell’ospedale di Partinico dove, nei prossimi giorni, dovrebbe essere allestita una tensostruttura come già fatto al Civico e al Cervello. Dei 14 posti in terapia intensiva Covid, attualmente, ce ne sono solo 4 disponibili. Il 70% di questi pazienti, fanno sapere dalla struttura, non sono vaccinati o si sono fermati alla seconda dose. "Nessuno di questi ha il booster o la dose addizionale", aggiungono. I vaccinati di quel reparto, invece, hanno altri problemi come obesità, diabete o ipertensione.

Le contromisure 

Alla luce della crescente richiesta di ricoveri e dell’impennata di nuovi contagi (oltre 14 mila quelli indicati nel bollettino diffuso ieri), l’Ufficio del commissario per l’emergenza Covid, la Regione e l’Asp stanno valutando nuove contromisure. Oltre all’ospedale da campo che presto potrebbe essere montato al Civico, l’intenzione è quella di raddoppiare i posti letto disponibili. "Ancora dobbiamo definire i dettagli - dice il commissario per l’emergenza, Renato Costa - ma contiamo di portare quanto prima il numero a 28 (nell’ospedale della provincia, ndr)". Arrivando così a un numero complessivo di 44 posti.

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