Il corteo dei dipendenti Amat “Difendiamo la nostra dignità”
Circa 300 hanno sfilato dalla sede di via Roccazzo fino a Palazzo delle Aquile. "Anche noi abbiamo una famiglia, e per il futuro vediamo solo incertezze". Domani un incontro in prefettura con i sindacati
“Ci scusiamo con i palermitani, ma protestiamo per il mancato pagamento degli stipendi di luglio: i nostri amministratori sono in ferie e noi non sappiamo cosa fare per sopravvivere in questo periodo di crisi. Firmato: i lavoratori dell'Amat”. Con questo breve comunicato, diffuso attraverso dei volantini, i dipendenti dell’Amat hanno voluto spiegare i motivi di uno sciopero (a sorpresa) che va avanti da due giorni. Da ieri infatti, non c’è un solo autobus in giro per la città. Stamattina si è svolto un corteo che ha visto circa 300 dipendenti della ex municipalizzata attraversare a piedi le vie della città dalla sede di via Roccazzo fino a Palazzo delle Aquile per reclamare i propri diritti di lavoratori.
“La nostra vuole essere una manifestazione pacifica – ha detto Benedetto Di Marco (a sinistra nella foto di Salvo Lo Giudice), uno dei dipendenti Amat presenti al corteo - cercando di venire incontro ai cittadini per quanto possibile. Noi rivendichiamo soltanto quello che è un nostro diritto, ciò per cui lavoriamo. Per noi e soprattutto per le nostre famiglie”. Dalle parole di alcuni di loro emerge grande preoccupazione, ma anche grande dignità: quella di chi ha sempre svolto il proprio mestiere con dedizione senza aver mai creato problemi, con la consapevolezza di rendere un servizio utile alla cittadinanza.