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Cronaca Piazza Verdi

Religioni unite in corteo e preghiera per la pace: "Le differenze sono una ricchezza"

Musulmani, cristiani, ebrei e indù sfileranno insieme e poi mediteranno su brani tratti dai libri sacri ispirati a valori comuni per dire no ad ogni forma di violenza. Una corale di bambini dell'Istituto Comprensivo Renato Guttuso canterà

Un corteo silenzioso e illiminato da candele sfilerà oggi pomeriggio, a partire dalle 17 da piazza Verdi a palazzo delle Aquile. L’obiettivo comune dei religiosi che parteciperanno alla marcia è promuovere la pace e condannare tutto ciò che la minaccia. Per questo cristiani, musulmani, ebrei, buddisti, induisti e i numerosi organismi e movimenti presenti in città, una volta raggiunta la meta pregheranno insieme.

Si mediterà su brani tratti dai libri sacri o da testi significativi delle diverse religioni ispirati a valori comuni, quali la sacralità della vita, la pace e la tolleranza e ci si scambierà un gesto di pace, ciascuno nella propria lingua. Una corale di bambini dell’Istituto Comprensivo Renato Guttuso, inoltre, eseguirà canti sul tema della pace. A fianco dei rappresentanti delle diverse religioni, della Consulta delle culture e della società civile, ci saranno l’Arcivescovo Don Corrado Lorefice e il sindaco Leoluca Orlando.

I rappresentanti religiosi appenderanno al termine su un Albero della pace, opera d’arte che verrà realizzata per l’occasione e disposta nella Piazza, i simboli della loro religione. Seguirà la condivisione fraterna del pane preparato nella Missione Speranza a Carità di Fratello Biagio.

"Rigettiamo con forza ogni forma di violenza, di sopraffazione, di terrore, la peggiore delle quali è la guerra. La guerra distrugge, non edifica. Genera morte e distruzione, sofferenze e dolore, svigorisce i fondamenti morali della società e crea ulteriori divisioni e durevoli tensioni - afferma Coreis Palermo, tra gli organizzatori del corteo -. La pace è la conferma della nostra fede, e non dipende dal colore della nostra pelle, dalla nostra lingua e dalle nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze che sono una ricchezza. Per questo le comunità religiose che vivono nella nostra cara città di Palermo, vogliono testimoniare che la via della pace è possibile e va coltivata, solo così saremo capaci di amarci gli uni e gli altri".

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