Tredici nuovi operatori antiviolenza grazie al corso del "laboratorio una donna"
Tredici nuovi operatori antiviolenza grazie al corso del "laboratorio una donna". Ad organizzarlo, presso l'hub della Fiera del Mediterraneo, l’associazione Spcs della Protezione civile presieduta da Gianfranco Barbagallo, al quale hanno aderito altre quattro associazioni.
Presenti anche professionisti che hanno portato la loro testimonianza: Valentina Schifano, assistente sociale; Valeria Grasso e Domenico D’Agati, imprenditori; Ferdinando Urru della Digos Palermo; Maria Grazia Pitarresi e Rosanna Cataldi, referenti provinciale e cittadino del "laboratorio una donna".
I nuovi operatori che si sono formati hanno ricevuto l’attentato di merito. "I corsi antiviolenza del 'laboratorio una donna' - spiega la presidente Maricetta Tirrito - stanno ormai prendendo piede in tutta Italia: partiti dalla zona del litorale romano, si sono tenuti sia al Nord, che al Sud e si sta ampliando il numero delle località che li ospiterà".
"L’operatore antiviolenza - continuaTirrito - è una figura importante nel contrasto alla violenza sulle donne: è colui che riesce ad intuire la situazione, che si mette a disposizione, che fa un primo ascolto per poi destinare il problema alle autorità ed alle strutture competenti. Ma molto spesso quello che manca è proprio dare ascolto a chi ne ha bisogno. L’obiettivo dei nostri centri antiviolenza e dei corsi è proprio quello di formare gli operatori al meglio e prepararli soprattutto all’ascolto ed alla prima accoglienza delle vittime di violenza allo sportello".
"Aprendo centri antiviolenza ed organizzando corsi in quasi tutta Italia, diamo un supporto concreto a tutte le donne vittime di violenza che hanno bisogno di aiuto - conclude Tirrito - e formiamo operatori che siano in grado di fare la propria parte, realizzando una vera e propria rete di protezione, che collabora insieme per un obiettivo comune".