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Cronaca San Cipirello

Presunte mazzette alla Regione, l'ex sindaco di San Cipirello torna libero

Vincenzo Geluso è accusato di falso in atto pubblico in relazione a una richiesta di finanziamento del 2017 per la realizzazione di un parcheggio in un bene confiscato alla mafia. In precedenza il Riesame aveva già sostituito l'originaria misura dei domiciliari con l'obbligo di dimora, adesso revocato

Torna libero Vincenzo Geluso, ex sindaco di San Cipirello, finito nell’inchiesta sulla presunta truffa sui fondi erogati dalla Regione sui progetti agricoli. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo Cosimo Di Gioia ha accolto le richieste degli avvocati di Geluso, Salvino Caputo, Vincenza Lupo e Giada Caputo e ha revocato la residua misura cautelare dell'obbligo dì dimora presso il comune di residenza con l'imposizione di orari di uscita e rientro. In precedenza il tribunale per il Riesame aveva sostituito l'originaria misura dei domiciliari con l'obbligo di dimora. 

Intanto ieri il Tribunale civile di Palermo si è riservato di decidere in ordine alla richiesta di incandidabilità avanzata dal ministero dell'Interno. 

Geluso è accusato di falso in atto pubblico in relazione a una richiesta di finanziamento del 2017 per la realizzazione di un parcheggio in un bene confiscato alla mafia. Già durante l'interrogatorio di garanzia, però, Geluso aveva respinto le accuse e successivamente i suoi avvocati hanno fatto delle indagini difensive, acquisendo anche la documentazione legata al progetto al Comune di San Cipirello. Nell'inchiesta sono coinvolti dirigenti pubblici, professionisti e imprenditori.

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