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Cronaca Arenella-Vergine Maria

"Tangenti per accelerare le sepolture al cimitero dei Rotoli", condannato l'ex direttore De Roberto

La sentenza è stata emessa al termine del processo che si è svolto con il rito abbreviato. Dovrà scontare 4 anni e 10 mesi. Assolti altri 5 imputati, tra cui due impresari di pompe funebri. Disposto un unico rinvio a giudizio per un impiegato del camposanto, mentre altri 4 sono stati prosciolti

Una sola condanna, quella dell'ex direttore dei cimiteri, Cosimo De Roberto, e 5 assoluzioni. Si chiude così il primo grado del processo in abbreviato per un presunto giro di mazzette al cimitero dei Rotoli che, secondo la Procura, sarebbe servito per accelerare le sepolture in un contesto caratterizzato ormai da anni da una cronica emergenza legata all'assenza di posti. 

La sentenza è stata emessa dal gup Lirio Conti, che ha solo parzialemente accolto le richieste formulate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dal sostituto Francesca Mazzocco che avevano coordinato l'indagine che, il 2 ottobre del 2020, fece finire agli arresti domiciliari proprio De Roberto, al quale sono stati infitti ora 4 anni e 10 mesi (la richiesta dei pm era di 5 anni e mezzo).

Sono stati invece assolti l'impresario funebre Nunzio Trinca (per il quale erano stati invocati 4 anni di reclusione) e il fioraio Rosolino Lo Cicero (per lui la richiesta era di 2 anni), difeso dagli avvocati Vincenzo Lo Re e Federica Marasà. Assolti - così come richiesto anche dalla Procura - pure Rodolfo Zanardi, collaboratore amministrativo ai Rotoli, il seppellitore Andrea Senapa (difeso dall'avvocato Guido Galipò) e Natale Roberto Catalano, ritolare di un'altra agenzia di pompe funebri, la "San Michele" (difeso dagli avvocati Giovanni Castronovo e Silvana Tortorici).

Il giudice ha anche deciso di prosciogliere le impiegate in servizio ai Rotoli Maria Grazia Martino e Margherita Maggiore, un dipendente di Palazzo delle Aquile, Giovanni Prestigiacomo, e un altro seppellitore, Francesco Mazza (difeso dall'avvocato Pietro Cascio), mentre ha disposto il rinvio a giudizio per un solo capo d'imputazione per Aldo Billeci, anche lui impiegato ai Rotoli. Per lui il dibattimento inizierà nei prossimi mesi

Durante le indagini, i carabinieri erano riusciti a ricostruire il passaggio di alcune mazzette da 800 euro l'una, grazie alle quali - pur non essendoci spazio all'interno dei Rotoli - diversi cittadini sarebbero riusciti a trovare una sepoltura, evitando di lasciare a marcire i loro cari in deposito.

De Roberto aveva sempre respinto le accuse, ma per i pm avrebbe invece accettato il denaro per favorire Trinca e la sua attività di pompe funebri. De Roberto era accusato anche di peculato perché avrebbe utilizzato un furgone del Comune, destinato ai Rotoli, per il trasloco della figlia.

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