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Cronaca Roccamena

"Ti do il mio stipendio, ma sblocca il cantiere...": l'ex sindaco di Roccamena indagato con altri 4

Appena chiusa l'inchiesta della Procura di Termini a carico di Tommaso Ciaccio, attuale presidente del consiglio comunale, dell'ex assessore ai Lavori pubblici, di due impiegati municipali e di un imprenditore. Nel 2018 avrebbero fatto pressioni su un tecnico perché falsificasse un verbale legato ai lavori tra via Roma e via Umberto I

"Io ti do i soldi per pagare l'intera sanzione, ci penso io, mi tolgo un mese di stipendio, però tu mi devi promettere che mi sblocchi il cantiere...", è questo che l'ex sindaco di Roccamena, attuale presidente del consiglio comunale, Tommaso Ciaccio, avrebbe detto a un impiegato dell'ufficio tecnico per spingerlo a modificare il verbale di consegna dei lavori dell'area tra via Roma e via Umberto I, rimasti appunto bloccati. Ciaccio, così come altre 4 persone, adesso ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per istigazione alla corruzione, firmato dal procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, e dal sostituto Lorenza Turnaturi.

All'impiegato - che si sarebbe sempre rifiutato e non avrebbe mai ceduto alle pressioni - sarebbero stati proposti ripetutamente dei soldi: Francesco Foto, impiegato dei Lavori pubblici (indagato e cognato di Pietro Spataro, titolare dell'azienda che avrebbe dovuto eseguire i lavori, la "Rinnovamento di Spataro Pietro sas", indagato pure lui), avrebbe offerto prima 500 e poi 800 euro. L'ex sindaco ne avrebbe proposti invece ben 1.800, in un incontro nelle campagne di Roccamena.

La presunta vittima dell'episodio era responsabile unico del procedimento e direttore del cantiere. Da lui si sarebbe preteso di anticipare, nel verbale di consegna dei lavori alla ditta di Spataro del 15 novembre del 2016, l'orario, precisamente dalle 10 alle 6 del mattino. Sotto inchiesta sono finiti anche Massimo Verga, responsabile del settore tecnico del Comune, e Damiano Civiletto, ex assessore ai Lavori pubblici (dimessosi il 30 gennaio 2018).

L'impiegato, che avrebbe subito pesantissime pressioni nel 2018 ad un certo punto, il 27 febbraio di quell'anno, aveva deciso di dimettersi. Foto però avrebbe cercato di indurlo ad eliminare dalla sua nota la parte in cui avrebbe messo nero su bianco le presunte irregolarità sul cantiere, affidato appunto a suo cognato.

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