A Ustica vaccini di massa dal 13 maggio e lo sguardo all'estate: "Regole incerte non aiutano"
Riceveranno la dose i circa 400 abitanti ancora non vaccinati. Come hub sarà riadattata una palestra scolastica, da poco ristrutturata dopo 15 anni di abbandono. Il sindaco Salvatore Militello pensa al turismo: "Il coprifuoco alle 22? Da noi a quell'ora si fa ancora l'aperitivo... Il rischio è che i turisti scelgano di andare all'estero"
A Ustica la vaccinazione di massa contro il Covid inizierà il prossimo 13 maggio, quando riceveranno la dose i circa 400 abitanti ancora non vaccinati. Il via libera alle inoculazioni nelle isole minori, indipendentemente dalle categorie di appartenenza, è arrivato ufficialmente ieri con un annuncio ufficiale del presidente della Regione, Nello Musumeci. "Un'ottima notizia. Anzi, direi che siamo in ritardo", commenta con l'Adnkronos il sindaco di Ustica, Salvatore Militello.
Nel weekend la vaccinazione di massa inizierà a Lampedusa e Linosa, poi toccherà a tutti gli altri arcipelaghi dell'Isola. A Ustica questo momento è atteso da tempo. Una settimana fa il primo cittadino aveva scritto al commissario Francesco Figliuolo. "Nella lettera spiegavo che per avere l'immunità di gregge nella mia isola sarebbero bastati poco più di 350 vaccini, ossia un condominio di una grande città".
In Sicilia vaccini per gli over 50 e copertura totale delle isole minori
Per effettuare le somministrazioni sarà allestita una palestra scolastica, da poco ristrutturata dopo 15 anni di abbandono. "Abbiamo fatto un sopralluogo, accanto c'è una postazione dell'Usca che servirà come presidio di emergenza". Quella delle vaccinazioni di massa era "una notizia attesa con ansia - aggiunge il primo cittadino -. Speriamo non ci sia un nuovo stop, sarebbe insensato. E' uno spreco tenere le dosi nelle celle frigorifere piuttosto che somministrarle alla popolazione". Anche perché, ribadisce il sindaco, "noi siamo stati forse la prima isola italiana a raggiungere il target del 98 per cento di anziani e fragili già vaccinati intorno al 15 aprile".
Di fatto la piccola isola del Palermitano è già Covid free. "Nessun caso da tempo, ieri un pre-allarme per un bambino che frequenta la scuola a Palermo. Un suo compagno è risultato positivo ma il tampone sul piccolo ha dato esito negativo". Lo sguardo adesso è puntato alla stagione turistica. "Qualche prenotazione c'è - spiega Militello -, ma l'incertezza sulle regole non aiuta. Molti aspettano". Ad aggravare la situazione anche il coprifuoco alle 22. "Da noi a quell'ora si fa ancora l'aperitivo... Il rischio è che i turisti scelgano di andare all'estero. Sarebbe stato meglio dire subito che era una misura a tempo, da prorogare eventualmente in base ai dati sui contagi. Il danno è stato fatto", conclude.
Fonte AdnKronos