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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Covid, via alle vaccinazioni delle persone dai 16 ai 59 anni con patologie lievi

L'annuncio è arrivato dagli uffici del commissario per l'emergenza Covid a Palermo, Renato Costa. Intanto Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto sulla questione AstraZeneca: "In Sicilia siamo solo al 51%"

Via alle vaccinazioni delle persone dai 16 ai 59 anni con patologie lievi. L'annuncio è arrivato dagli uffici del commissario per l'emergenza Covid a Palermo, Renato Costa. "E' possibile prenotarsi sulla piattaforma di Poste Italiane e su quella della Fiera del Mediterraneo (https://fiera.asppalermo.org) per chi viene a immunizzarsi in Fiera". Verranno somministrati vaccini Pfizer e Moderna. 

Per vaccinarsi sarà necessario presentarsi con un certificato medico che attesti che la persona soffre di una patologia rientrante tra le seguenti: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, oncologiche, epatiche, cerebrovascolari, renali/insufficienza renale, Hiv, diabete/altre endocrinopatie, ipertensione arteriosa.

Intanto il palermitano Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'e' desta", sulla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini anti-covid. "La questione va affrontata sterilizzandola da ogni propaganda politica - ha affermato Cartabellotta -. Dobbiamo chiederci se liberalizzando i vaccini la produzione aumenta, la risposta è no, la produzione purtroppo non dipende solo dalla disponibilità del brevetto. Moderna ha detto che da ottobre rinuncia alla proprietà intellettuale, ma nessuno si è messo a produrre quel vaccini. Ci sono dei problemi che stanno in mezzo. La liberalizzazione del brevetto non significa cessione del know-how, delle procedure, delle attrezzature. Noi sul web troviamo tante ricette di chef stellati, ma difficilmente riusciamo a fare dei piatti identici a quelli. La cosa che sfugge è che non è che i vaccini si possono fare simili, devono essere uguali, devono avere gli stessi standard di qualità e sicurezza. La soluzione ideale oggi è che le case farmaceutiche facciano accordi con altre industrie, mandando il personale per insegnare gli step di pruduzione e fare la produzione in conto terzi. Nel breve periodo questa e' la soluzione".

Così su AstraZeneca: "Alcune regioni - ha detto Cartabellotta - ne hanno somministrate molto meno rispetto ad altre, in Sicilia ad esempio siamo al 51%. Adesso il fatto che non sarà rinnovato il contratto dall'Ue potrebbe comportare ulteriore ritrosia da parte delle persone a fare questo vaccino".

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