Vaccini, in Sicilia quasi quattro milioni le dosi somministrate
Un dato, quello numerico, che colloca l'Isola al quinto posto (al quarto c'è il Veneto). Intanto tra prenotazioni bloccate e consegne ridotte è allarme per luglio in diverse zone d'Italia
Sono 51.007.304 i vaccini Contro il coronavirus somministrati finora in Italia, il 91,2% delle dosi finora consegnate, pari a 55.302.293 (37.404.244 Pfizer/BioNTech, 10.406.506 Vaxzevria di AstraZeneca, 5.445.037 di Moderna e 2.046.506 del monodose Johnson&Johnson), mentre ammonta a 18.410.229 (il 34,09% della popolazione over 12) il totale delle persone vaccinate cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino. Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, in testa in termini di dosi somministrate c'è la Lombardia con 8.926.625 (il 94,8% delle dosi ricevute), seguita da Lazio con 5.176.247 (il 92,4%) e Campania con 4.914.045 (il 91,6%). In Sicilia sono state 3.793.304 le dosi somministrate su 4.260.723 dosi consegnate. La percentuale è dell'89%. Un dato, quello numerico, che colloca l'Isola al quinto posto (al quarto c'è il Veneto).
Questi i dati del bollettino elaborato da presidenza del Consiglio dei ministri, ministero della Salute e struttura del commissario straordinario all'emergenza Covid-19, aggiornato alle 06:10 di oggi. Numeri incoraggianti, se non fosse che nel mese di luglio si rischia un brusco rallentamento della campagna vaccinale in diverse zone d'Italia. I timori crescono, soprattutto perché il ritmo rallentato della campagna di immunizzazione coincide con le preoccupazioni per la diffusione della variante Delta, la mutazione ex indiana più contagiosa e virulenta.
Insomma: abbiamo un nemico che cambia, ma non riusciamo a sequenziare i ceppi virali in circolazione nei tamponi positivi, operazione fondamentale per capire in anticipo l'evoluzione dell'epidemia e intercettare le varianti sul territorio prima che diano vita a pericolosi focolai. E non sfruttando a dovere l'arma dei vaccini rischiamo di fornire un assist ulteriore alla variante Delta, anche se il trend dei contagi per ora rimane in discesa.
La situazione è in evoluzione, ma tra ritardi e mancata consegna delle dosi previste alcune regioni stanno già bloccando le nuove prenotazioni. I tagli delle forniture impongono una riprogrammazione delle somministrazioni. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare elementi di certezza sulle forniture di luglio da un confronto tra conferenza delle regioni da un lato e governo e autorità commissariale dall'altro. Per il momento permane l'incertezza. E non è un bel segnale.