"Continua il caos organizzativo nella campagna vaccinale anti Covid a Palermo come in tutta la Sicilia. Ancora una volta i medici di famiglia sono lasciati senza dosi di vaccino nonostante fossero state prenotate con una settimana di anticipo. L’obiettivo della profilassi del Commissario per l’emergenza ora è provare a immunizzare il maggiore numero di persone non per garantire salute, ma per recuperare il ritardo rispetto alle altre regioni e superare le barriere del giallo. Sembra un caos ‘ragionato’”. A denunciarlo, il segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), Luigi Galvano.

Da settimane la Fimmg parla di "disorganizzazione" e chiede un maggiore coivolgimento dei medici di famiglia. "E’ paradossale. Invece di garantire le prime dosi ai più fragili - osserva adesso Galvano - la campagna vaccinale si concentra sulla profilassi dei cinquantenni e dei maturandi. Un'email stamattina ci ha avvisato che mancavano i flaconi di vaccino. Anche questa settimana decine di medici di famiglia dovranno richiamare e disdire la vaccinazione dei propri pazienti programmata secondo la priorità di somministrazione stabilita. Tutto questo accade mentre nella struttura, gestita dal Commissario dell’area metropolitana di Palermo, regna il caos. I cittadini - rimarca il segretario regionale - sono sottoposti a file chilometriche, pericolosi assembramenti e rinvii. Una condizione che mostra una palese incapacità a programmare e gestire la campagna vaccinale, fino al punto di regalare dosi di vaccino ad altre regioni (vedi il caso AstraZeneca), mentre dosi Pfizer e Moderna sono somministrate senza alcun criterio clinico e anamnestico”.