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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Covid, a Palermo via alla terza dose del vaccino in farmacia anche per gli over 40

Questa possibilità è stata estesa dal Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica, Francesco Paolo Figliuolo. Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma: "Le lunghe code agli hub vaccinali sono un ricordo, c’è ampia disponibilità di spazi per tutti"

Dopo gli over 60, anche le persone non “fragili” di età compresa fra i 40 e i 59 anni da oggi possono ricevere comodamente la terza dose del vaccino anti Covid 19 nelle farmacie di Palermo e provincia più vicine a casa propria. Questa possibilità è stata estesa dal Commissario straordinario per l’emergenza epidemiologica, Francesco Paolo Figliuolo.

I dati in costante aumento pervenuti dalla rete delle 71 farmacie di prossimità operative sul territorio confermano che la possibilità di vaccinarsi in farmacia è fortemente apprezzata dai palermitani: la scorsa settimana le inoculazioni sono state 1.578 (1.164 in città e 414 in provincia) portando il totale a 13.740 immunizzazioni dagli inizi di settembre (10.344 a Palermo e 3.396 in provincia).

“Questa positiva risposta – commenta Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – è la dimostrazione del fondamentale contributo che le farmacie stanno dando al successo della campagna vaccinale. Grazie a ciò – aggiunge Tobia – le lunghe code agli hub vaccinali sono un ricordo, c’è ampia disponibilità di spazi per tutti coloro che devono completare il ciclo vaccinale o ricevere la terza dose e per quelli che si convinceranno a ricevere la prima”.

“Pertanto – è il ragionamento di Tobia – poiché, a differenza di un anno e mezzo fa, la situazione appare gestibile grazie agli hub vaccinali e alla rete delle farmacie, non vedo alcun motivo di proporre iniziative bizzarre ed estemporanee come quella avanzata dall’associazione dei barbieri e parrucchieri della provincia di Palermo, che tende a portare la vaccinazione fuori dai presidi sanitari e in luoghi non adatti a svolgere un’attività delicata come quella della vaccinazione”.

“E’ encomiabile – conclude Roberto Tobia - che da più parti giungano generose offerte di disponibilità, che testimoniano un elevato senso civico e di solidarietà. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi prefissati dal Commissario e al contempo garantire condizioni di tutela della salute dei cittadini è sufficiente eseguire le inoculazioni esclusivamente nei luoghi appositamente attrezzati e igienicamente idonei, individuati dal legislatore e opportunamente autorizzati”.

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