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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, oltre 98 mila siciliani vaccinati: slitta la somministrazione agli over 80

Il dato emerge dal report pubblicato sul sito del ministero della Salute. Farmaco iniettato a 51.192 donne e 47.094 uomini. Il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: "La vaccinazione di larga massa per gli anziani secondo me slitta di 4 settimane"

Sale il numero dei vaccinati in Sicilia contro il Coronavirus. Nonostante i ritardi nelle forniture, da parte delle case produttrici verso i vari Paesi, la campagna vaccinale prosegue e sono state somministrate 98.286 dosi, rispetto alle 169.525 consegnate finora (il 58%). A ricevere il farmaco sono state 51.192 donne e 47.094 uomini. Il dato è contenuto nel report pubblicato sul sito del ministero della Salute ed è aggiornato alle 21 di ieri.

In questa prima fase della campagna, la priorità è stata data a operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. In tutta Italia però la vaccinazione più a larga scala (non solo residenti in rsa) per chi ha già compiuto 80 anni slitterà proprio per i ritardi nelle consegne. Ritardi per i quali il Governo centrale, ma anche quello regionale, hanno annunciato di volere intraprendere azioni legali. Gli over 80 che hanno ricevuto il vaccino in Sicilia sono stati finora 3.765 (2.396 tra 80 e 89 anni e 1.369 ultranovantenni). 

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Finora in Italia "sono 110 mila gli anziani over 80 vaccinati: un numero che è una goccia nel mare, al momento", considerando che la popolazione ultra 80 enne è di "4 milioni e mezzo". Ha confermato stamani il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Intervenendo a "24Mattino" su Radio 24 ha ribadito: "La vaccinazione di larga massa per gli anziani secondo me slitta di 4 settimane".

"Se guardiamo al numero di dosi somministrate - ha spiegato Sileri - siamo a quasi 1 milione e 400 mila. Dobbiamo ancora fare la seconda dose a tutto il personale sanitario (alcuni medici in Sicilia l'hanno già avuta ndr), e per completare questo milione e 400 mila ci troveremo a 21 giorni da oggi: siamo arrivati a fine febbraio. I soggetti anziani sopra gli 80 anni sono 4 milioni e mezzo, quindi anche proseguendo come abbiamo fatto finora e aggiungendo le dosi di Moderna, per vaccinare 4,5 milioni di anziani su larga scala arriveremo a marzo". Il viceministro ha insistito sull'importanza dei richiami: "Sarà che faccio il medico, ma io per vaccinazione intendo avere completato le 2 dosi. Se ne fai solo una è come non averla fatta, al di là di quello che viene detto" e cioè "che magari hai un'immunità minore" che però esiste. "Ma è un rischio che io non prenderei perché va fuori dai trial", da quanto previsto negli studi sui quali si è basata l'autorizzazione dei vaccini ad oggi approvati: "Dopo la seconda dose hai l'immunità, con una è come non avere protetto".  

Quanto al ritardo delle forniture, Sileri ha sottolineato che "se questo blocco della produzione, dell'arrivo" di dosi "o quant'altro dovesse estendersi per più di 2-3 settimane, inizia a essere molto grave in termini di continuità vaccinale soprattutto per le seconde dosi". E sarebbe "un problema ampio non solo per l'Italia, ma per l'intera Comunità europea. Credo che il problema nelle prossime ore sarà completamente superato. La stessa Pfizer ha dichiarato che già dal 1 febbraio si tornerà a normalità e poi vi sarà anche un recupero delle dosi mancanti". 

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