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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Covid, la proposta di Anomalia: "Trasformiamo il centro sociale in centro vaccinale"

I volontari chiedono di potere utilizzare l'ambulatorio di quartiere Borgo Vecchio. Puntano anche all'avvio di un progetto sperimentale per l’immediata vaccinazione di circa 750 senza fissa dimora da contattare in sinergia con l’assessorato alle Politiche sociali del Comune

Un centro sociale che diventa centro vaccinale: sarebbe il primo caso in Italia. L’Ambulatorio di quartiere Borgo Vecchio e il Centro sociale Anomalia hanno presentato, lo scorso mese di marzo, una richiesta ufficiale indirizzata all’Ufficio del Commissario per l’emergenza Covid della provincia di Palermo in cui si chiede la costituzione di un centro vaccinale periferico proprio all’interno dei locali del centro sociale attivo da tanti anni al Borgo Vecchio (via Archimede). Già da quattro anni lì è attivo il progetto di "ambulatorio di quartiere", che vede l’impegno volontario di diversi giovani e tanti medici organizzati per proporre una sanità di prossimità capace di superare ogni barriera di accesso ai percorsi di cura.

Il progetto presentato a marzo ha coinvolto anche l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Palermo. La richiesta, rivolta alla struttura commissariale, prevede l'istituzione di un centro vaccinale di quartiere cui appoggiarsi per decongestionare l’hub in Fiera indirizzando gli abitanti dello stesso quartiere, Borgo Vecchio, verso i locali dell’ambulatorio: l'avvio di un progetto sperimentale per l’immediata vaccinazione di circa 750 senza fissa dimora da contattare e accompagnare in sinergia con l’assessorato alle Politiche sociali. "In queste settimane, l’assessore Giuseppe Mattina ha lavorato insieme ai volontari dell’ambulatorio e i militanti del Centro sociale per i conteggi della relativa platea di potenzialei beneficiari e l’organizzazione logistica del progetto - si legge in una nota del Centro sociale -. Adesso che è partita la vaccinazione sperimentale anche nelle chiese a cavallo delle festività pasquali, è arrivato il momento di ricevere dalle istituzioni competenti una risposta definitiva così da avviare la macchina organizzativa tra tutti i soggetti coinvolti".

I medici e i volontari dell’ambulatorio vogliono così accendere i riflettori sul tema delle fragilità sociali e della marginalità nella strategia vaccinale: "I senza fissa dimora sono l’emblema di queste marginalità che si traducono in esclusione nel caso dei vaccini. A questi si aggiungono le difficoltà di tanti abitanti dei quartieri popolari della nostra città che, chi per ragioni logistiche, chi per barriere culturali, stanno avendo difficoltà nell’inserimento tra le maglie del piano vaccinale".

L’ambulatorio lancia per il prossimo giovedì, 15 aprile, alle ore 17.00, un’assemblea aperta con espresso invito a dottori, infermieri e giovani palermitani a parteciparvi per dare un contributo fattivo al progetto di vaccinazioni al Centro sociale e alle altre attività previste per i prossimi mesi. 

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