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Giovedì, 28 Marzo 2024

VIDEO | Coronavirus, i palermitani assaltano il supermercato di notte

Sotto la pioggia battente hanno atteso all'ingresso per potere entrare, nel Carrefour di via Libertà aperto 24 ore su 24

Non sono bastate le rassicurazioni del premier Giuseppe Conte, anche a Palermo il supermercato aperto di notte è stato preso d'assalto da decine di persone che hanno fatto incetta di pane, carne, pasta e soprattutto acqua. Sotto la pioggia battente hanno atteso all'ingresso per potere entrare, nel supermercato di via Libertà aperto 24 ore su 24. Anche se il responsabile del supermercato rassicurava tutti affermando che le derrate alimentari non sarebbero terminate nei prossimi giorni.

Eppure sembrava tutto chiarissimo sin dall'annuncio del premier Conte: "La circolazione e la distribuzione delle merci è garantita. Non ci sono limitazioni alla logistica dei trasporti. E' consigliabile evitare gli assembramenti". Nonostante ciò, in alcune città d'Italia ieri sera (a partire da Roma e Palermo) si sono viste lunghe code fuori dai supermercati dopo l'annuncio del decreto del presidente del Consiglio che da stamane estende le misure della "zona arancione" a tutta Italia, che diventa "zona protetta".

Insensato, perché le decisioni del governo non prevedono in alcun modo la chiusura dei negozi di alimentari. Le nuove misure vietano gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o per necessità. Tra i motivi di necessità è espressamente contemplata la necessità di fare spese alimentari.

I supermercati restano aperti come sempre

"Il decreto del Presidente del Consiglio firmato oggi prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte". E' quanto si legge in una precisazione che arriva direttamente dalla presidenza del Consiglio.

"Non è necessario e soprattutto è contrario alle motivazioni del decreto, legate alla tutela della salute e a una maggiore protezione dalla diffusione del Covid-19, affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità che potranno in ogni caso essere acquistati nei prossimi giorni - spiega Palazzo Chigi - Non c'è alcuna ragione di affrettarsi perché sarà garantito regolarmente l'approvvigionamento alimentare".

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