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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Coronavirus, supermercati chiusi domenica: file lunghissime a Palermo

Centinaia di persone si sono messe in coda dalle sette del mattino in vista della chiusura disposta per domani, come prevede l'ordinanza del governatore Nello Musumeci

File lunghissime anche a Palermo davanti ai supermercati, soprattutto della grande distribuzione. Centinaia di persone si sono messe in fila dalle sette del mattino in vista della chiusura dei supermercati prevista per domani, come prevede l'ordinanza firmata ieri sera dal governatore Nello Musumeci. Sui social girano decine di foto che dimostrano le file lunghe all'ingresso dei supermercati. Infinita la fila, ad esempio, per accedere al Lidl di via Roma (vedi foto) in pieno centro. Ma le stesse scene si sono vissute ieri pomeriggio in numerosi supermercati, quando si era sparsa la voce di una possibile chiusura delle attività.

Tutti in fila al Lidl di via Roma... | Video

Musumeci ha deciso così di non seguire le disposizioni arrivate da Palazzo Chigi per il resto dell'Italia. Ieri, mentre la Penisola è in piena emergenza, sono state fissate nuove restrizioni per contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus. Ma nell'ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza dopo che le vittime sono diventate più di 4mila, non sono state disposte limitazioni per gli orari dei supermercati e i negozi di generi alimentari. Però alcune Regioni - come la Sicilia - si sono mosse autonomamente in tal senso.

"E' garanzia di sicurezza e tutela per tutti, le lavoratrici e i lavoratori come i cittadini, evitare gli affollamenti nei luoghi di vendita dei prodotti alimentari deve essere un vero e proprio diktat, e questo può accadere solo se le presenze si possono diluire e scaglionare - ha detto il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova -. Nessun bisogno di file dinanzi ai supermercati, come pure è accaduto, per timore di chiusure inaspettate. Un senso importante di normalità, in tanta straordinarietà, che può aiutare anche ad impedire lo spreco, acquistando più cibo di quanto poi si potrà consumare. E' importante, l'apertura regolare e non contingentata dei punti vendita dei prodotti alimentari, perché tutela maggiormente i lavoratori della filiera alimentare e viene incontro alle esigenze di tutti i lavoratori e lavoratrici, quelli della sanità come quelli dei servizi pubblici essenziali come chiunque stia continuando a lavorare anche in queste difficili settimane".

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