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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Lo studio: "In Sicilia indice Rt all'1,26", con le nuove regole sarebbe già zona rossa

Il dato emerge dal modello statistico messo a punto da un gruppo di ricercatori dell'università di Palermo. Secondo i piani allo studio del governo Conte, le massime restrizioni dovrebbero scattare oltre l'1,25. La curva dei contagi continua a salire nell'Isola, ma anche in diverse altre regioni

Se il governo nazionale introducesse i nuovi parametri a cui sta pensando per contrastare il Covid, la Sicilia sarebbe già zona rossa. Basta guardare i dati - decisamente poco confortanti - registrati dal modello statistico messo a punto da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell'università di Palermo: l'indice Rt è infatti a 1,37, con una velocità di raddoppio stimata in poco più di quattro giorni.

La curva dei contagi - come riportato da PalermoToday sabato scorso - dopo una fase di discesa, sta nuovamente risalendo da diversi giorni e ormai ha quasi raggiunto lo stesso livello del picco massimo della seconda ondata, che si è registrato subito dopo l'introduzione del Dpcm del 25 ottobre. Il dato da prendere in considerazione, quello che fotografa concretamente la situazione attuale, è quello legato alla percentuale di positivi sui tamponi compiutamente effettuati. I grafici sono consultabili a questo link.

Se invece si guarda ai dati che registrano semplicemente i nuovi casi indipendentemente dai test effettuati, la curva risulta sempre in discesa e l'indice Rt è allo 0,91. Ma, come detto, è un'informazione meno precisa e attendibile.

Nell'Isola, secondo questo modello continuano a crescere peraltro anche i ricoveri, compresi quelli in terapia intensiva: la curva, dopo il picco di novembre, era scesa notevolmente, ma da diversi giorni sta risalendo. L'indice di crescita dei ricoveri, tra il 23 novembre e il 25 dicembre, era del meno 1,5 per cento, tra Natale e ieri è invece all'1,3 per cento. Le terapie intensive (de)crescevano dell'1,3 per cento tra il 22 novembre e il 23 dicembre, mentre dal 23 dicembre a ieri la crescita è dello 0,7 per cento.

In base ai piani allo studio da parte del governo Conte, sulla scorta delle indicazioni dell'Istituto superiore di sanità, del Comitato tecnico scientifico e del ministero della Salute, con i prossimi provvedimenti si vorrebbe far scattare la zona arancione quando l'indice Rt è superiore a 1 e compreso fino all'1,25 e quella rossa quando - come sta accadendo in Sicilia - si supera l'1,25.

Se fino a qualche giorno fa soltanto la curva siciliana dei contagi aveva invertito la sua rotta verso l'alto, ora - sempre come emerge dal modello messo a punto dai professori Vito Muggeo, Andrea Consiglio, Gianluca Sottile, Vincenzo Giuseppe Genova, Giorgio Bertolazzi, Giovanni Boscaino e Mariano Porcu (dell'università di Cagliari) che si può consultare cliccando qui - questo sta succedendo, per esempio, anche in Lazio (l'Rt "aggiustato" è a 1,13 e i ricoveri crescono dello 0,3 per cento e quelli in terapia intensiva dello 0,7), in Campania (l'Rt "aggiustato è a 1,31, mentre è più tranquilla la situazione dei ricoveri), in Lombardia (Rt "aggiustato" a 1,06) e Toscana (Rt "aggiustato" a 1,08). Anche sul fronte nazionale l'indice Rt valutato in base alla percentuale di positivi sul numero di tamponi è all'1,05; tra il 5 novembre e il 10 dicembre era a meno 1,5.
 

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